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Ragazzo morto in gita, niente lassativi ma molto alcol in corpo: "Aveva continuato a bere per tutta la notte"

Leonardo Grilli
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Non aveva ingerito lassativi Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto a Milano lo scorso 10 maggio dopo essere precipitato dal quinto piano di un albergo. Cade definitivamente, quindi, l'ipotesi dello scherzo, ma se ne apre un'altra: quella della serata alcolica. I compagni di stanza di Domenico avevano infatti dichiarato che, la notte della morte dell'amico, non c'era stato nessun festino, e che l'unica cosa che avevano bevuto era una bottiglia di liquore alla prugna diviso fra più persone. Ma le stesse analisi che hanno escluso il lassativo hanno invece confermato che, prima di cadere, il giovane aveva bevuto molto alcol. E che aveva continuato a bere per tutta la sera, fino a poco prima della morte. I nuovi risultati - I primi accertamenti farmacologici condotti da Luca Sironi, il tossicologo nominato come consulente dal pm Claudio Gittardi,  hanno escluso la presenza dei principi attivi alla base dei più comuni lassativi in commercio. Il giovane aveva invece bevuto molto alcol prima di cadere. I consulenti hanno rintracciato nello stomaco di Maurantonio una quantità di alcol che, una volta entrato in circolo, avrebbe potuto far salire il livello alcolemico fino a oltre 3 grammi per litro. Il fatto che l'alcol fosse “ancora nello stomaco” significa che lo studente aveva continuato a bere per tutta la serata fino a poco prima di precipitare dal quinto piano dell'albergo.

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