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Sesso, il toy boy rifiuta il sesso lei lo sequestra

Lucia Esposito
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Il pensiero femminista ha sempre visto con favore il fenomeno dei cosiddetti toyboys, i ragazzi giocattolo. Un fenomeno che esiste da sempre, o perlomeno da molti anni prima che importassimo il termine milf, che sono le donne che si accompagnano con giovani uomini di cui potrebbero essere le madri.In quei tempi, le si chiamava «nave scuola», con espressione più spiritosa e genuina di quell' orrendo milf preso dagli americani. Poiché milf è dispregiativo (andate voi stessi a cercare il significato dell' acronimo, noi ci esentiamo) si ritenne egualitario trovare un altro dispregiativo per chi sale sulle navi scuola, e fu trovato toyboy. Nulla di strano dunque che i rapporti tra milfs e toyboys, nati in questa aggressività di fondo, possano essere insani e tutt' altro che liberatori, come pretenderebbero certe femministe appunto. Ma che un toyboy fosse rapito da una milf assatanata e nient' affatto disposta a rinunciare alle sue largizioni sessuali, è una notizia che non avevamo mai sentito, e che una rapida consultazione ci ha confermato non avere precedenti. Il fatto, riportato ieri da alcuni quotidiani del sud, è avvenuto a Arzano, in provincia di Napoli. Lei, 46 anni, di origine ligure, dopo il fallimento del matrimonio scende in spedizione punitiva a Napoli. Lui, 25 anni, è un virgulto del posto. Si incontrano e intrecciano quella che le cronache chiamano «fugace relazione estiva». Il che è impreciso, perché a essere fugace è solo lui, mentre lei, travolta dalla passione, vorrebbe evidentemente stanziarsi un po'. La situazione precipita all' ennesimo incontro nella dimora campana di lei. Lei gli chiede di più, come dice la canzone di Cocciante, e lui non glielo concede. Pare di capire che non ne potesse più, che fosse sfinito oppure semplicemente sazio. Del resto, anche avendo 25 anni, la fisiologia maschile è tale che senza un debito periodo di recupero la prestazione è impossibile. Forse lei sospetta un imbroglio, oppure è offesa dal rifiuto, oppure ha semplicemente un momento di follia, fatto sta che prende le chiavi del seminterrato, spinge il suo ragazzo là sotto, e serra la porta. Eccolo ingabbiato, pronto a essere consumato al momento del bisogno. Più che una milf, trattasi di ape regina, e infatti è un episodio che sarebbe andato molto a genio a Marco Ferreri, che fece un film chiamato proprio L' Ape Regina. Un storia moderna, in cui una splendida Marina Vlady consumava carnalmente il sempre più esangue Ugo Tognazzi che, dopo averle dato l' agognato figlio, crepa. Nella storia di Arzano non si è arrivati alla tragedia: in qualche modo il prigioniero è riuscito a mettersi in contatto col mondo esterno, sono arrivati i carabinieri e l' hanno liberato, e la 46enne Circe è stata portata davanti al giudice del tribunale di Aversa per rispondere di sequestro di persona. Non una tragedia dicevamo, ma un piccolo sketch di commedia grottesca, dal quale si può sempre giocare, come è opportuno finché l' estate regna, a trovare una piccola, minuscola morale. Prima parte della morale: dura la vita del toyboy. Era meglio prima, quando si saliva sulla nave scuola che, dopo l' addestramento, ti riconsegnava sulla terraferma sano e salvo e, soprattutto, libero. Adesso che esiste la carica di toyboy, anche la pratica con la donna più esperta è divenuta istituzionalizzata e, dunque, la donna si sente non più una semplice libera (e corsara) istitutrice erotica, ma una pubblica partner a contratto, con i suoi diritti - soprattutto di vanità personale e sociale - da soddisfare. Sì, era meglio prima, quando esisteva ancora un vago pudore nello stare con una donna che avrebbe potuto essere tua madre, perché lei era meno arrogante e tu meno stupidamente compiaciuto nel porti al suo servizio. Seconda parte della morale: dura la vita della milf. Un incubo. Sottoposta alla pressione di dover essere sempre all' altezza delle più giovani che potrebbero soffiarti il toyboy, niente di più facile che si arrivi a perdere la ragione, come è accaduto alla signora ligure in vacanza a Napoli. Il gesto è fin troppo trasparente: mettere in cantina il toyboy, dopo aver perso il marito dal quale si era separata, è come dire: con le buone o con le cattive, almeno tu non mi lascerai. Non è tanto questione di voracità sessuale, ma di affettività lesionata. E anche qui, che distorsione, con i costumi di un tempo, quando era chiaro che in un rapporto così dispari d' età, tutto è di passaggio, e nessuno può pretendere più che una toccata e fuga dove la parte più bella è riservata al ricordo di quel che fu. Naturalmente massimo rispetto e tanti auguri a tutte le coppie di milf e toyboy felici e durevoli, se esistono. Nel napoletano Un flirt estivo, lei 46 anni, lui 25. La donna perde la testa e pretende qualcosa in più che il ragazzo le nega. Per questo viene rinchiuso in cantina. E lei arrestata Niente sesso, lei lo sequestra La dura vita del toy boy. Giordano Tedoldi

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