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Rosa e Olindo, la nuova prova. Il dettaglio che li può scagionare

Giovanni Ruggiero
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È appesa a una manciata di "materiale pilifero" la possibilità che il caso di Olindo Romano e Rosa Bazzi possa essere riaperto. I due sono stati condannati all'ergastolo per aver ammazzato quattro persone ferendone gravemente un'altra a Erba, nel 2006. La traccia di capelli in questione è stata trovata sul corpo di una delle vittime e per l'inizio del 2016 sono previste nuove analisi che gli avvocati difensori Luisa Bordeaux e Nico D'Ascola sperano di usare come prove per scagionare i loro assistiti. Intanto Rosa e Olindo sono in attesa della Corte di Giustizia di Strasburgo, che dovrà chiarire se i due hanno avuto un giudizio equo dalla giustizia italiana. Gli avvocati, quindi, si affidano agli ultimi sviluppi scientifici perché convinti che anche vecchi reperti possono fornire dettagli finora ignorati per la ricostruzione della vicenda. Leggi l'articolo completo su Libero di oggi in edicola o in versione digitale

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