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Modena, azienda si sposta in Polonia all'insaputa dei dipendenti

Doveva riaprire il 26 agosto invece smantella tutto e si trasferisce in Polonia. I dipendenti picchettano la sede e bloccano l'ultimo camion

Francesca Canelli
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Doveva riaprire il 26 agosto, e i proprietari della Firem, azienda di Formigine (nel modenese) avevano mandato tutti i 40 dipendenti in ferie. Ma dal giorno dopo la chiusura, è iniziato lo smantellamento. Tutto in Polonia: macchinari, attrezzi, e, secondo i vertici dell'impresa, anche gli operai dovrebbero trasferirsi. Peccato che loro non siano d'accordo. E infatti, avvertiti prima da un giro di telefonate e poi dalla Fiom-Cgil di Modena, non ci hanno pensato due volte a prendere armi e bagagli dai rispettivi luoghi di villeggiatura e a tornare a casa. Appena in tempo per fermare l'ultimo camion in partenza per la Polonia e bloccarlo alle porte della fabbrica produttrice di forniture elettriche. Ora la palla passa al Comune di Formigine, che nelle giornate di martedì e mercoledì intavolerà una discussione con l'azienda.  Tuttavia per adesso i proprietari risultano introvabili: perfino il sindaco ha provato a raggiungerli per telefono, con risultati nulli. Allibiti i dipendenti: "Noi siamo andati in ferie il 2 agosto e, a quanto ci risulta, il 3 agosto hanno cominciato a smantellare gli impianti” racconta a Il fatto quotidiano Simona Messori, delegata Fiom e da 13 anni impiegata alla Firem. “Hanno chiamato un'azienda esterna, che di notte, con i portoni chiusi, ha raccolto i macchinari e le merci per poi spedirli fuori dall'Italia. Così noi ora ci troviamo, all'improvviso, senza che nessuno ci abbia avvisato, a casa”. Intanto il sindacato ha organizzato un picchetto permanente davanti alla fabbrica: "Staremo qui finché non avremo risposte e il 26 ci presenteremo a lavoro, anche senza impianti” fanno sapere i lavoratori. Francesca Canelli

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