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Terrorismo, cresce l'allarme dell'intelligence su possibili attacchi in Italia: i punti a rischio

Giovanni Ruggiero
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Gli allarmi che da settimane arrivano dalle intelligence straniere a quella italiana prendono ora una luce più concreta. Gli attacchi terroristici a Barcellona e la scia che ne è seguita tra Germania e Finlandia, dimostrano come il movimento jihadista sia sempre più intenzionato a colpire ancora, mettendo in atto un'escalation di attentati dall'esito sempre più terrificante. Attraverso i canali di propaganda dello Stato islamico, da tempo è partito forte e chiaro l'ordine di colpire con ogni mezzo i Paesi occidentali, attaccando su più fronti e nello stesso momento. Come riporta il Giornale, fonti vicine all'intelligence italiana hanno più di un motivo per temere che quelle appena accadute siano solo le prove generali di un enorme attacco coordinato in tutta l'Europa. Dal Viminale ripetono sin dalla gestione di Angelino Alfano che l'immunità totale non può essere garantita in nessun luogo, tantomeno in Italia. Nei giorni scorsi il capo della Polizia, Franco Gabrieli, ha diffuso una circolare diretta a tutti i prefetti perché rinforzino i sistemi di sicurezza e vigilino con la massima attenzione. Soprattuto in questo ultimo pezzo di estate, l'intera penisola italiana è costellata di eventi e manifestazioni, le città e le zone balneari sono affollate di turisti, il che significa grandi assembramenti di folla e obiettivi sensibili da proteggere. Il tipo di attacchi visti finora nel resto d'Europa descrive perfettamente le dinamiche che anche in Italia ci si potrà aspettare. Saranno sempre più remote le possibilità di subire assalti con armi convenzionali. Sarà invece sempre più probabile l'uso da parte dei terroristi di mezzi di fortuna, come camion, Tir e auto. Per questo l'allerta massima si sta concentrando su città come Roma, Milano, Torino, Venezia e Napoli. Esposti in modo particolare anche i piccoli centri turistici, stracolmi di visitatori e villeggianti. Tra loro il piccolo centro di Melpignano, nel Salento, dove a giorni ci sarà la tradizione Notte della taranta, manifestazione che attirra decine di migliaia di spettatori.

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