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Pensioni, nel 2044 l'Italia rischia il default

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Matteo Legnani
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Altro che "2001 Odissea nello Spazio". Di qui ai prossimi 27 anni, l'Italia è attesa da due date che faranno impallidire qualsiasi colossal fantascientifico. Come riporta il quotidiano La Repubblica citando dati Istat, la prima di queste date è il 2032, l'anno in cui tutti in una volta andranno in pensione i baby boomers nati nel 1964, l'anno in cui in Italia si è registrato il record di nascite di sempre: 1 milione e 35mila. Nel frattempo, secondo le stime dell'Istat, le nascite e più in generale la quantità di persone in età da lavoro caleranno inesorabilmente ogni anno fino a toccare i 450mila neonati nel 2032. Per i conti dell'Inps, dunque, quella sarà la prima "botta". Ma una sberla ancor peggiore attende l'istituto di previdenza 12 anni più tardi, nel 2044. L'anno in cui la prevalenza degli over 65 toccherà secondo le stime il suo picco: supereranno il terzo di tutta la popolazione. Il punto è che le gigantesche classi di baby boomers nati tra la metà degli anni '50 e la metà degli anni '70 toccheranno l'apice , spezzando tutti gli equilibri a partire da quello pensionistico. La spesa previdenziale, quell'anno, toccherà il record assoluto, pari al 16,3% del Pil secondo l'Inps ma l'Europa la prevede addirittura più alta, ovvero al 18,3% del Prodotto interno lordo. Da lì in poi, sempre secondo gli studi demografici, la pressione pensionistica dovrebbe progressivamente calare perchè, ahiloro, i baby boomers inizieranno a morire "liberando" così spazio pensionistico. Insomma, se il sistema, tra 27 anni, sarà in grado di reggere, reggerà anche l'Italia, Altrimenti... meglio non pensarci.

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