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Rai, addio Viale Mazzini: cerca immobili a Roma e a Milano

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Andrea Tempestini
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La Rai è pronta a fare i classici scatoloni del trasloco e a cambiare sede per il suo quartiere generale di Roma e per gli studi televisivi di Milano. L'azienda presieduta da Monica Maggioni e guidata da Mario Orfeo ha infatti pubblicato due indagini di mercato per la ricerca di immobili per le sue nuove sedi. In entrambi i casi cerca contratti di affitto tradizionali con la formula 6+6 per fare traslocare chi oggi occupa il celebre palazzo centrale di viale Mazzini davanti a cui c'è il cavallo dello scultore Francesco Messina, e chi è sparso nel capoluogo lombardo in diversi studi di registrazione. A Roma la ricerca riguarda un palazzo con superficie fuori terra fino a 30 mila metri quadrati in grado di ospitare nei suoi uffici fino a 1.400 postazioni di lavoro. La sede deve essere all'interno del grande raccordo anulare, e preferibilmente nei quartieri di Roma Nord, non troppo distante dall'attuale palazzo di viale Mazzini, da cui si deve andare via da tempo per fare terminare la bonifica delle strutture che contenevano ancora amianto. È possibile però risolvere il problema anche offrendo una distribuzione di quelle 1.400 postazioni di lavoro anche in più palazzi, con la sola condizione che non siano di superficie inferiore ai 7 mila metri quadrati lordi fuori terra, dotati di almeno 300 postazioni lavoro. Nel capitolato tecnico pubblicato la Rai spiega di avere bisogno di due uffici con annessa segreteria e sala riunioni per la Maggioni e Orfeo, più 60 uffici chiusi direzionali, 320 posti di lavoro in uffici chiusi singoli, 400 posti di lavoro in uffici chiusi doppi e 600 postazioni lavoro in open space. Gli uffici direzionali dovranno avere una superficie oscillante fra 18 e 36 metri quadrati, che potranno essere anche fra 18 e 27 metri quadrati per gli uffici chiusi doppi dove non andranno i super dirigenti. Ogni postazione dell'open space dovrà oscillare invece fra 4,5 e 7 metri quadrati. Nel palazzo dovranno esserci non solo sale riunioni, sale per l'archivio, locali per la pulizia e aree break, ma anche sale convegni da almeno 200 posti, un ristorante aziendale da 300 posti, una banca, una infermeria, un bar-caffetteria, un ufficio posta, un centro stampa e una biblioteca-sala da lettura di almeno 200 metri quadrati. A Milano invece Rai cerca fra 16 mila e 20 mila metri quadrati il più possibile vicini al centro Rai di corso Sempione. Al suo interno dovranno essere riuniti gli studi televisivi sparsi per la città, e quindi trovare spazio uno studio grande fra 1.200 e 1.500 metri quadrati, tre studi televisivi medi fra 600 e 800 metri quadrati e due studi televisivi piccoli con una superficie compresa fra 500 e 600 mq. Nello stesso palazzo che si sta cercando dovranno esserci «uffici modulabili con una superficie compresa fra 2 mila e 2.500 mq» e «altre aree di supporto logistico e tecnico per circa 10 mila-12 mila mq». I soffitti degli studi più grandi dovranno essere ad almeno 10 metri da terra, quelli degli studi più piccoli a 6,5 metri da terra. di Fosca Bincher

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