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Funerale senza parroco, al via corso per ottenere il "patentino liturgico"

Benedetta Vitetta
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La Chiesa corre ai ripari per ovviare alla carenza delle vocazioni. E quindi d'ora in poi si potranno celebrare anche funerali senza prete. Come? Semplice basterà fare un corso e, così, anche un laico potrà tenere la cerimonia seguendo il desiderio del defunto e dei suoi congiunti. A fare da apripista è la Diocesi di Bolzano-Bressanone che ha lanciato il primo corso in Italia per guide alle liturgie funebri. Al posto del sacerdote, quindi, padri e madri di famiglia potranno celebrare le esequie dopo aver ottenuto il "patentino".  "Saremo pronti tra un anno ora stiamo incontrando le persone nelle parrocchie" racconta Reinhard Demetz, direttore dell'Ufficio Pastorale Diocesi Bolzano-Bressanone. "Il corso partirà con una ventina di persone, si tratterà di 16 incontri distribuiti lungo un anno. Si rivolge a diaconi ma sopratutto ai laici. L'idea" aggiunge Demetz, "non è solo vado lì e celebro ma accompagno la famiglia nel momento della perdita. Nella diocesi abbiamo già 400 persone formate come guide per la celebrazione della parola in assenza dei presbiteri". Ma come ha reagito il Vaticano all'iniziativa? "Da Roma non ci hanno detto niente" puntualizza il direttore, "è il vescovo che decide. Anche a Trento ci stanno pensando, magari potremmo essere un modello per altre diocesi". Stando ai dati della Conferenza episcopale italiana (Cei) e dell'Istituto centrale per il Sostentamento del Clero nelle 224 diocesi italiane le parrocchie sono 25.610, mentre i parroci 16.905. All'appello, insomma, mancano ben 8.705 sacerdoti.

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