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Pneumatici, la truffa: catene da neve e gomme termiche, così vi hanno fregato

Giulio Bucchi
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Questa ci mancava: spendiamo in media circa 300 euro all' anno per le gomme invernali, obbligatorie in molte parti d' Italia dal 15 novembre al 15 aprile, e adesso che Cortina è andata in tilt per la neve il Prefetto di Belluno si accorge che senza le catene non si può andare. Proprio così: gli automobilisti che in paese verranno pizzicati senza le catene potrebbero dover sborsare fino a 335 euro di multa. In pratica, lo Stato ci ha costretto a equipaggiarci con le gomme da neve, e adesso un prefetto ci dice in sostanza che sono inutili, che abbiamo buttato via i soldi perché in montagna sono inadeguate. D' accordo, la sicurezza prima di tutto, ci mancherebbe, ma qualcosa non torna. La legge 120 del 29 luglio 2010 prescrive infatti che i «veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi anti-sdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve e ghiaccio». Insomma, o gomme invernali o catene, non tutt' e due. E poi se tale provvedimento è stato adottato per Cortina, uno dei luoghi di villeggiatura più rinomati, qualche altro prefetto potrebbe sentirsi in diritto di applicarlo ad altre località altrettanto sdrucciolevoli. Inoltre, per poter montare le catene su certi tipi di vetture - ad esempio su alcuni modelli di Bmw, Alfa Romeo, Fiat, Chrysler - occorre comprarne di speciali. Del caos che la prima vera imbiancata stagionale ha provocato a Cortina abbiamo già scritto dettagliatamente: ci sono stati tamponamenti a raffica e serpentoni di macchine infiniti. Ed è parlando con Libero che per la prima volta il sindaco, Giampietro Ghedina (lista civica), aveva dato la colpa di questo caos ai turisti italiani colpevoli, secondo lui, di usare la macchina anche per i piccoli spostamenti, e ai camionisti indisciplinati. Ma se i primi non hanno un sindacato per replicare, ci pensa la Confartigianato di Belluno a intervenire in difesa degli autotrasportatori: «L' incoscienza non ci appartiene» afferma il presidente Daniele De Bona. «È stato perso di vista il vero problema di Cortina, che ha una viabilità ferma alle Olimpiadi del 1956». E dire che nel 2021 la "Perla delle Dolomiti" ospiterà i mondiali di sci. Prima però c' è da affrontare il Capodanno, cioè la giornata di oggi, la più attesa, ma da Cortina fanno sapere di essere pronti. Se lo augurano i turisti che in queste ore stanno raggiungendo Cortina per godersi il veglione più vip d' Italia, che però potrebbe avere numerose defezioni se si verificherà la stessa situazione di mercoledì col traffico paralizzato. Gli automobilisti sperano che i spazzaneve e mezzi spargisale riusciranno a liberare le strade, ma nessuno - si capisce - sarà tranquillo fino a quando non avrà raggiunto la destinazione. Ma è la questione catene che fa discutere: come detto, obbligo di montarle - ci saranno veri e propri posti di blocchi lungo le vie d' accesso a Cortina - e tanti saluti alla legge che ha già obbligato ad acquistare i pneumatici invernali. Peraltro, dal vertice in prefettura a cui hanno partecipato l' Anas, il Comune di Cortina e Veneto Strade, sono state prese altre decisioni. Come quella di segnalare con appositi cartelli luminosi eventuali nevicate o ingorghi agli automobilisti prima che escano dall' autostrada e imbocchino la statale. Insomma, in sostanza sarà potenziato l' infotraffico, anche se a leggere le dichiarazioni di questi giorni - su tutte quelle del sindaco - lungo le strade di Cortina sembra che sia successo nulla o quasi e che il piano anti neve abbia funzionato. Dunque si capisce ancor meno perché adesso, per arrivarci, le gomme invernali non bastino più. In barba al Codice della Strada. di Alessandro Gonzato

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