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Vittorio Feltri: "Macchè sacchetti, protestiamo per le tasse vere"

Matteo Legnani
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Siamo stupiti del can can provocato dai sacchetti biodegradabili introdotti per legge allo scopo di infilarci frutta e verdura acquistata al supermercato. Abbiamo assistito a una vera e propria sollevazione contro il provvedimento quasi fosse decisivo per minare la salute economica delle famiglie italiane. Una protesta corale a cui media e social hanno dato voce tonante, che non si placa, anzi cresce di volume e alimenta la rabbia del popolo. Comprendiamo l' irritazione delle masse costrette ancora una volta a ubbidire a disposizioni burocratiche che si trasformano immancabilmente in seccature. Ma, pur con tutta la buona volontà, non riusciamo ad attribuire ai sacchetti in questione il valore di una persecuzione nei confronti dei consumatori. Spieghiamo perché. I connazionali sono obbligati a versare la metà del loro reddito al fisco, il quale preleva dalle loro paghe migliaia di euro senza giustificarne l' impiego. E sorvoliamo sulle somme che sborsano per l' Iva e le accise, per la tassa di circolazione e altri vari balzelli. Tutti sganciamo denaro a iosa che incamera lo Stato, il più sprecone del mondo. Tra breve ci toccherà por mano al portafogli per finanziare una sorta di stipendio di inclusione o di cittadinanza, o come diavolo desiderate chiamarlo, ai nullafacenti. Altre palanche da cacciare, ovviamente a nostro carico. Insomma un saccheggio vero e proprio da sopportare in silenzio. Difatti a nessuno viene in mente di prendere per il collo chi ci depaupera. Il pubblico soffre e non fiata per le rapine quotidiane subìte dalle istituzioni, però davanti all' idea di privarsi di un centesimo di euro per ogni borsa di plastica imbufalisce, gli sale il sangue agli occhi ed è pronto a manifestare in piazza. Questa a casa mia si chiama insensatezza, stoltezza, irrazionalità. Tanto chiasso e tanta bile sparsa per la centesima parte della moneta basica: ridicolo. Siamo quotidianamente defraudati per cifre folli e stiamo zitti. Mansueti quali pecore, mettiamo le mani in tasca e saldiamo ogni conto mostruoso, salvo stracciarci le vesti per un cent. Ho un dubbio: siamo cretini o ignoranti? Forse entrambe le cose. di Vittorio Feltri

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