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Giorgia Meloni, Pamela Mastropietro: "Il nigeriano non doveva essere qui, sinistra fallita. È razzismo questo?"

Eliana Giusto
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"Il recente caso del nigeriano coinvolto nella morte e nello scempio del corpo di Pamela Mastropietro, la giovane ragazza romana di 18 anni fatta a pezzi, colpisce non solo per l'orrore in sé ma perché impone a tutti i noi il dovere di ammettere il fallimento delle politiche immigrazioniste imposte da una sinistra irresponsabile", scrive in una lettera a Il Tempo Giorgia Meloni. "Al momento noi non sappiamo se l'uomo sia il vero responsabile della morte della giovane", di sicuro, però, sottolinea la leader di Fratelli d'Italia, "quell'uomo non doveva trovarsi in Italia. È un immigrato con permesso di soggiorno scaduto, con precedenti penali per droga e conosciuto per le sue continue attività illegali", e "come sia possibile che immigrati irregolari che delinquono in Italia, privi di regolare autorizzazione a risiedere, possano continuare a svolgere attività illegali sotto gli occhi della magistratura è qualcosa che oltrepassa il buon senso". Leggi anche: Pamela Mastropietro, sparite le viscere e il cuore. Terrificante sospetto Anche perché, ricorda la Meloni, a smontare "la cultura dell'accoglienza a tutti i costi" della sinistra" ci sono i dati del Ministero dell'Interno: "Gli stranieri in Italia sono l'8,3% della popolazione residente ma commettono un numero di reati di gran lunga maggiori di quelli commessi dagli italiani. Il 55% dei furti, il 49% delle rapine, il 40% dei sequestri di persona, il 39% delle violenze sessuali sono commessi da stranieri" e "il rapporto tra numero di denunce/arresti e popolazione residente, è per gli stranieri 4 volte più alto che per gli italiani". "Affermare questo è razzismo?", si chiede la Meloni: "No. Semmai il contrario: negarlo equivale a compiere un atto di razzismo contro gli italiani e contro quegli immigrati regolari che qui vivono onestamente".

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