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Pamela Mastropietro, Innocent Oseghale crolla in carcere: "Fatemi riabbracciare mia figlia"

Andrea Tempestini
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Rinchiuso in carcere con l'accusa di aver ucciso e smembrato il corpo di Pamela Mastropietro, il nigeriano Innocent Oseghale si dispera e chiede di poter vedere sua figlia. "È morta di overdose, io non l'ho uccisa", ripete, anche se la seconda autopsia ha evidenziato due ferite da taglio a fegato e tempia, inferte quando ancora Pamela era viva. Leggi anche: Pamela Mastropietro, quella telefonata nel giorno della sua morte Detenuto da 21 giorni nel carcere di Marino del Tronto, Ascoli Piceno, il nigeriano si è confidato con il suo avvocato, il quale ha poi dichiarato che Oseghale gli ha detto che "voglio riabbracciare mia figlia e la mia compagna". Una richiesta che però difficilmente verrà accondiscesa (a madre e padre, tra l'altro, è stata tolta la patria potestà della piccola).

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