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Giorgio Tonelli: "La pacchia è finita, chiuderemo i centri sociali"

Eliana Giusto
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"A soffiare sul fuoco dell'antifascismo, a far finta di nulla difronte agli attacchi dei centri sociali, si rischia il morto". Gianni Tonelli, segretario generale Sap-polizia, nel suo editoriale su Il Tempo, attacca: "Per poco non c'è scappato a Piacenza, col carabiniere picchiato da una banda di infami mascherati, oppure a Torino col lancio di bombe carta con chiodi e cocci di ceramica contro i miei colleghi feriti ovunque". Leggi anche: Vittorio Feltri, la lezione su fascisti e antifascisti: "I violenti di oggi dilettanti disperati" E, avvisa Tonelli, "a forza di gridare al lupo (che non esiste) hanno scatenato gli impuniti di sempre, gente che non avrebbe motivo di esistere se non avesse davanti il fantasma di un regime morto e sepolto che fa fico evocare per ritorni elettorali. Da poliziotto mi indigno rispetto a quanti solo ora corrono a dire di abbassare i toni dopo averci speculato sopra. Sorrido perché si è arrivati persino a definire più pericolosa una carnevalata di Forza Nuova sotto un giornale piuttosto che la bomba esplosa in una stazione dei carabinieri". Quindi la bomba: "Se il 4 marzo accadrà quel che i sondaggi certificano dovrebbe accadere, dopo aver mandato a casa chi non sta davvero dalla parte delle divise e delle persone perbene, toccherà far pulizia dei centri sociali. Da chiudere per infamia, senza se e senza ma, una volta per tutte. La pacchia è finita". 

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