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Le Iene, il video-bomba: "irregolarità nel voto", la risposta agghiacciante della presidente del seggio

Giulio Bucchi
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L'ombra delle irregolarità sul voto degli italiani all'estero. Le Iene rinnovano le loro accuse e dopo il servizio sulla presunta compravendita di schede denunciata domenica sera, l'inviato del programma di Italia 1 Filippo Roma è andato a Castelnuovo di Porto, Roma, dove ha sede la centrale di raccolta delle schede che arrivano da oltreconfine, per ribattere alla accusa di fake news arrivata dalla Farnesina. Leggi anche: "Voto truccato"? Il brutto sospetto delle Iene "Secondo la procedura ciascun plico deve contenere una busta sigillata con il voto e un tagliando con un codice che identifica il relativo elettore - spiega una nota delle Iene -. Il codice deve corrispondere a uno dei nomi presenti nel registro degli italiani residenti all'estero con diritto di voto: solo se la verifica è positiva, è possibile inserire la busta con la scheda nell'urna e passare al plico successivo. In questo modo, si può verificare che i voti conteggiati all'apertura dell'urna siano quelli di chi ne ha veramente diritto; inoltre, questo sistema impedisce che si voti più volte con lo stesso codice. Nel servizio, la Iena documenta come, invece, a Castelnuovo di Porto non sarebbero state rispettate le procedure corrette per lo spoglio". Nel servizio di Filippo Roma, c'è la sconcertante dichiarazione di una presidentessa di seggio che di fronte all'assenza di un talloncino (documentata dal video) risponde candida alla domanda su quale voto sia da annullare: "Tanto i conti non tornano mai. Un voto in più, un voto in meno non è che cambia. Se ha votato Roberto piuttosto che Chiara, ma a me che c... me frega tanto hanno votato, è un voto". 

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