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Silvio Berlusconi, il pg al processo Ruby: "Cosa gli facevano le ragazze. Nicole Minetti ed Emilio Fede..."

Nicole Minetti

Gino Coala
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Accuse da confermare secondo il procuratore generale di Milano, Daniela Meliota, al nuovo processo di appello Ruby bis che vede imputati l'ex direttore del Tg4, Emilio Fede, e l'ex consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti. Secondo il magistrato, le ragazze portate ad Arcore servivano "per far stare tranquillo e mettere di buon umore Silvio Berlusconi e Fede aveva il ben preciso scopo di farle prostituire per mantenere la sua posizione di direttore del Tg4 e l'autorevolezza e i guadagni che ne derivavano".  Nel primo processo d'appello, era caduta l'accusa più grave, quella di avere favorito la prostituzione dell'allora 17enne Ruby, ed era rimasta per i due imputati l'accusa di favoreggiamento della prostituzione delle ragazze maggiorenni e, per il solo Fede, quella del tentativo di indurre alla prostituzione altre tre giovani che avevano detto "no" (Chiara Danese, Ambra Battilana, Imane Fadil, parti civili). Il pg ha cominciato il suo intervento producendo i due decreti che hanno disposto il giudizio per Silvio Berlusconi, assolto in via definitiva nel primo processo Ruby, e per altre ospiti ad Arcore. Ha quindi chiesto alla Corte di rigettare l'eccezione di costituzionalità sul reato di favoreggiamento, già respinto dal Tribunale e dalla Corte d'Appello di Bari nel caso con al centro la figura di Giampaolo Tarantini, uno dei presunti reclutatori delle ragazze. "Oggi non è pensabile - ha detto il pg - pensare a un'attività di libera prostituzione". Secondo Meliota, "il favoreggiamento a carico di Fede, che non aveva alcun scopo filantropico, esplode dalle carte processuali col concorso di Lele Mora, già condannato, che ha più volte dichiarato a verbale che l'unica ragione per cui si prestava a portare le fanciulle a Berlusconi era recuperare del denaro che non si fermava nelle casse della sua società ma finiva come provvigione anche nelle tasche di Fede". Quanto a Nicole Minetti, avrebbe rivestito un "ruolo fondamentale nella gestione degli appartamenti di via Olgettina" e, in cambio, tra l'altro, si sarebbe guadagnata la possibilità di essere eletta in Consiglio Regionale. Per lei ha chiesto di confermare il riconoscimento delle generiche. Sempre su Fede, al quale ha chiesto invece di non riconoscere le generiche, il pg ha sostenuto che "ha manifestato in una marea di occasioni una prepotente forza persuasiva" nei confronti delle ragazze, approfittando della loro "fragilità"

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