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Papa Francesco e George Soros, Alessandro Meluzzi: il piano terrificante del Pontefice sugli immigrati

Davide Locano
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"Pare che le parrocchie non siano così entusiaste di accogliere le miriadi di presunti profughi, in realtà invasori economici, che il Vaticano e Papa Bergoglio sembrano voler destinare alla povera penisola italiana". Esordisce così Alessandro Meluzzi in un durissimo commento pubblicato su Il Tempo: nel mirino c'è Papa Francesco. Su di lui, afferma: "Anziché occuparsi del suo gregge e cercare di garantirne la stabilità nella vita e nella fede, sembra pensare di poter partecipare attivamente, anzi entusiasticamente, a quel piano - non si sa se voluto da George Soros o da chissà chi - per una sostituzione etnica che, approfittando di una certa debolezza demografica degli Italiani, li vuole sostituire con una indifferenziata orda di afro-islamici". Leggi anche: Gianni Vattimo: l'internazionale comunista e Papa Francesco Secondo Meluzzi, "in questo disegno le parrocchie dovrebbero svolgere la funzione di contenitore testa di ponte che ha reso, almeno per una prima frase, alle caritas diocesane e alle cooperative bianco-rosse capitali per circa due miliardi di euro di introiti. Parliamo di cifre colossali", sottolinea. Durissima la conclusione del commento: "Insomma, vanno bene gli aitanti parroci africani che insidiano le mogli della comunità, vanno bene i parroci che si immergono nelle piscine con giovani immigrati ma va un po' meno bene che le parrocchie debbano trasformarsi in qualcosa che oggettivamente non sono e non potranno essere mai: avamposto e punto di sbarco della distruzione della civiltà europea e cristiana".

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