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Pozzallo, epidemia di scabbia a bordo dei barconi: emergenza sanitaria

Davide Locano
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Tra i 450 immigrati sbarcati nella tarda serata di domenica a Pozzallo vengono segnalati "tantissimi casi di scabbia, donne denutrite, molte persone disidratate. Non è un quadro clinico idilliaco ma neanche drammatico". Queste le parole di Khosrow Mansour Sohani, medico dell'hot-spot di Pozzallo. "Ho lavorato tutta la notte - ha aggiunto - perché nel centro sono arrivati i migranti a singhiozzo provenienti dalle due navi. Prima in tarda serata le donne e i bambini della nave Monte Sperone, poi gli uomini della Protector e infine gli uomini della nave della Gdf. Non c'è stato un attimo di pausa ma abbiamo affrontato bene l'emergenza", ha concluso Sohani. Leggi anche: "La strada verso l'inferno": da Praga, insulti all'Italia Segnalato anche il caso di un migrante in condizioni critiche a causa di una polmonite. Per quel che riguarda i numerosi casi di scabbia, gli infetti sono stati curati con pomate apposite: il decorso è piuttosto rapido. Ora che lo sbarco è stato completato, sarà il Viminale a decidere sulla base di quali criteri saranno ridistribuite le quote agli altri Paesi che si sono offerti per accogliere gli immigrati. Nel frattempo, sette dei migranti a bordo del peschereccio proveniente dalla Libia sono stati condotti negli hot-spot e sottoposti a interrogatorio: il sospetto è che possano essersi alternati alla guida del natante, in tal caso rischiano l'accusa di scafismo.

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