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La Kyenge convince i sindaciTrentamila bimbi stranieri giàcon la cittadinanza onoraria

Oltre 200 comuni hanno conferito il nuovo status ai figli di immigrati nati in Italia

Nicoletta Orlandi Posti
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Trentamila bambini di origine straniera nati in Italia hanno già ricevuto da alcuni comuni la cittadinanza onoraria. Domani toccherà al sindaco Ignazio Marino conferire lo status a 42 minori che vivono a Roma, ma è solo uno dei duecento primi cittadini che hanno già deliberato o si sono impegnati a promuovere il superamento della legge 91/92 attraverso un atto che non ha alcun valore giuridico, ma è altamente simbolico per promuovere l'inclusione e la tutela del diritto di tutti i bambini.  Insomma ancor prima che lo Ius Soli diventi legge, i sindaco, aderendo alla campagna dell'Unicef si sono mobilitati e domani saranno in prima fila durante la Giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, per richiamare ulteriormente l'attenzione dell'opinione pubblica sul diritto alla cittadinanza quale premessa per l'esercizio di diritti fondamentali per tutti i minorenni. L'idea dell'Unicef è quella di "catena umana", anche virtuale, che da Sud a Nord dell'Italia, chieda a gran voce alle istituzioni la non più rimandabile riforma della legge 91/92. Verranno promossi spontanei momenti di aggregazione di cittadini, bambini, adolescenti, amministratori locali e altri, che tenendosi per mano e con un simbolo unitario ben riconoscibile, evidenzino la propria adesione all'iniziativa. L'Unicef in questa campagna chiamata "Io come TU" ha al suo fianco l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) che ha sollecitato gli 8.100 Comuni Italiani a conferire - ove lo ritengano - la cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera, figli di genitori non cittadini, che vivono sul territorio comunale. 

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