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Milano, senza patente fa retromarcia, travolge e uccide madre di tre bambini

Il 36 enne egiziano, che lavora per un'impresa edile, doveva soltanto spostare il mezzo di pochi metri. Ma una volta al volante sbaglia manovra e perde il controllo del furgone

Ignazio Stagno
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Fa retromarcia e uccide una donna, madre di tre gemelli. Una tragica manovra a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano,  ha fatto precipitare un furgone nella rampa dei box di un condominio di Sesto San Giovanni, provocando la morte di una donna di 43 anni, Agnese Scorzano, madre di tre gemelli di sette anni. Il mezzo è rimasto in piedi appoggiandosi alla parete dei box. Il furgone ha colpito in pieno la donna, che stava prendendo la bicicletta appoggiata ad una barriera metallica.  Senza patente -  L'autista del mezzo era senza patente. Si tratta di un egiziano di 36 anni che lavora per una ditta edile che stava realizzando alcune ristrutturazioni nello stabile dove è avvenuta la tragedia. Il titolare dell'impresa ha chiesto al giovane egiziano di spostare il furgone, ma quando l'uomo si è messo al volante è partita la manovra fatale.  La dinamica - Dalle prime ricostruzioni la donna stava slegando la propria bicicletta in compagnia di un'amica, rimasta illesa ma sotto choc, quando il furgone le è piombato addosso. L'uomo al volante, mentre effettuava la retromarcia, non avrebbe visto la barriera metallica che separava la discesa ai box nel cortile e l'avrebbe travolta. "Abbiamo sentito un rumore tremendo e urla disperate, ma non si riusciva a capire da dove provenissero - ha raccontato ai vigili un testimone - poi abbiamo visto la scena: il furgone in piedi, la donna a terra ferita". Immigrati, record di incidenti -  Quello di Sesto San Giovanni è l'ultimo di una lunga serie di incidenti causati da immigrati alla guida. Il quotidiano La Padania oggi cita alcuni numeri che fanno luce sulle casistiche dei sinistri in Italia. Secondo i dati de La Padania ogni anno in Italia vengono denunciati circa 2 milioni di incidenti. Circa la metà coinvolgono cittadini stranieri. A creare più problemi tra le strade italiane sono gli albanesi che sarebbero coinvolti nel 13,1 per cento degli incidenti. Subito dietro ci sono gli egiziani col 12,1 per cento, poi i marocchini con l'11, 3 per cento e i romeni con l'11,1 per cento di frequenza dei sinistri. Gli italiani, per fortuna sono fanalino di coda, con il 7,2 per cento. 

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