Catanzaro, estorsioni a imprese turistiche. 5 arresti
L'operazione, condotta dalla Dda, ha portato al fermo del boss della "faida dei boschi" che, da anni, sta insanguinando l'area del basso Ionio
6 Settembre 2010
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Dalle prime ore di questa mattina la squadra mobile della questura di Catanzaro ha dato esecuzione a
cinque misure cautelari a carico di cinque persone residenti nel comprensorio soveratese.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno come sfondo la cosiddetta "
faida dei boschi" che, negli ultimi anni, sta insanguinando l'area. E'stata fatta luce su
attività estorsive, in atto ormai da anni,
nei confronti di alcune importanti società del Nord e centro Italia, impegnate, con cospicui investimenti, nel
settore turistico alberghiero.
Tra gli arrestati compare anche il boss emergente dell'area del basso Ionio catanzarese, alcune donne e un addetto a un Istituto di vigilanza che avrebbe dovuto tutelare le vittime di questo pressante sistema estorsivo che si alimentava attraverso continue richieste di cospicue somme di denaro, imposizioni di qualsiasi fornitura e di numeroso personale che, pur beneficiando di regolare stipendio, non prestava attività lavorativa.
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