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La donna a cui è arrivata la prima busta arancione Inps: "Avrà una pensione da fame, vendiamo la macchina per campare"

Giulio Bucchi
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Se andrà a tutti come alla povera Roberta Ciofi, la busta arancione dell'Inps sarà la pietra tombale sulle speranze di tranquilla pensione degli italiani. È stata lei, la 53enne Roberta, operaia di terzo livello della Balducci di Montecatini, ad aver ricevuto la primissima lettera dell'Istituto di previdenza. Dentro c'è scritto quanto sarà corposo il suo assegno. "Mi è arrivata il giorno del compleanno del mio figliolo. A lui non ho detto nulla, non gli volevo rovinare la festa. Ma a me la giornata l'ha guastata. Eccome se l'ha guastata", ha spiegato la donna al Corriere della Sera. Assegno "da fame" - "Dice che io posso andare in pensione nel 2020 con 1.198 euro lordi al mese. Netti sono meno di mille. Oppure posso arrivare a 2.197 euro, sempre lordi, ma devo resistere fino al 2031. Ma quanto vogliono che lavori questi qui? Io ho cominciato che avevo 14 anni e mezzo. Senza contare che la fabbrica chiude e, anche volendo, chi mi si prende?". La Ciofi è in cassa integrazione da marzo e prima della crisi aveva uno stipendio di 1.400 euro al mese, anche di più. "E i contributi li ho sempre pagati", precisa. Le conseguenze sono immediate: in famiglia si stringerà la cinghia. "Adesso vendiamo la macchina" - "Mio marito si è deciso a vendere la macchina. Altrimenti non ce la si fa. E già avevamo tagliato il riscaldamento a casa, passando al pellet per risparmiare un po'. Poi dici che l'economia non gira". Il figlio ha 28 anni, è ingegnere e lavora a Bologna, ma lui "la pensione non la prenderà mai. Dovremo risparmiare anche per lui. Per il suo futuro". E poi, aggiunge la signora con amarezza, "adesso ci sono le elezioni, no? Io ho sempre votato a sinistra. Ma mi sa che stavolta cambio rotta. Hanno tanto parlato di pensioni d'oro ma poi non hanno fatto nulla. E il risultato eccolo qua. Lavori 40 anni, stai lì a cucire le tomaie tutti i giorni che ti fanno male le mani. E poi vai via con una cifra scandalosa, una cifra che non ci campi".

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