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Tasse, l'Irpef è cresciuta il doppio rispetto ai redditi degli italiani

Giovanni Ruggiero
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Negli ultimi cinque anni la storia è sempre stata la stessa: i maggiori aumenti e quindi le maggiori entrate fiscali per lo Stato sono arrivati dai capoluoghi del nord, mentre al centro e al sud il calo degli imponibili dichiarati al Fisco ha prodotto un altro calo degli introiti dalle tasse. Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell'economia e finanza sulle dichiarazioni dei redditi 2014 (anno fiscale 2013), dal 2007 al 2013 l'Irpef è cresciuto del doppio rispetto ai guadagni degli italiani. Anzi al netto dell'inflazione, la mazzata per le famiglie è stata anche peggiore visto che hanno perso il 7,2% del potere d'acquisto mentre "l'indebolimento" dell'impatto delle tasse è sceso del solo 3,4%. Comuni vampiri - Lo scorso anno, riporta il Sole 24 ore, il numero di contribuenti è anche calato sotto i 41 milioni spremuti da Stato, Regioni e Comuni più di prima, ottenendo un gettito aggiuntivo di 14 miliardi nel 2013 rispetto a cinque anni prima. La torta delle entrate fiscali torta divisa per il 70% dallo Stato e per il resto dagli enti locali, scatenati ad alzare le asticelle delle tasse per rimediare ai tagli. In proporzione sono stati proprio Regioni e Comuni a bastonare più di tutti i contribuenti, con aumenti in un quinquennio rispettivamente del 33% e addirittura del 62,1%. Dove pagano di più - Guardando ai redditi medi è stata Belluno a veder crescere più di tutti i propri dati (+3,6%). Tra i primi dieci capoluoghi nei quali l'Irpef è cresciuta di più ci sono solo città del centro-nord: dietro Belluno, infatti, c'è Verbania (+2,4%), poi Gorizia, Como e Cremona (+2,2), Vicenza e Ravenna (+2,1%), Modena e Fermo (+2%) e infine Massa (1,9%). In coda ai 51 capoluoghi c'è Isernia, dove i redditi sono calati e quindi con loro è scesa l'Irpef per lo 0,78%. Poco prima della cittadina molisana ci sono Palermo, Avellino, Caserta e Crotone, con l'outsider Siena. Ed è proprio questa chiusura di classifica che conferma l'allargamento della distanza tra le città settentrionali e quelle al di sotto della Capitale. Considerando poi l'inflazione al 1,1%, in 51 copoluoghi i redditi medi non hanno retto il passo. Di questi il 70%, 36 città, sono del centro e del sud. Guardando alla classifica assoluta, rimane Milano la città che contribuisce maggiormente alle entrate dello Stato, superata da Roma solo considerando le addizionali. 80 euro - L'iniziativa del governo di Matteo Renzi di aggiungere 80 euro ai redditi dei lavoratori dipendenti ha solo ammortizzato parzialmente l'impatto per i contribuenti. Secondo il Sole 24 ore, il bonus dovrebbe valere 10 miliardi di euro, inghiottiti dal ricaro di 14,3 miliardi dell'Irpef e con quel che era avanzato del reddito del contribuente, dovevano esser pagati anche Imu e Iva.

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