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Filippo Facci: Società sedile

Giulio Bucchi
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I consiglieri Rai Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi furono nominati nel 2012 con i voti del Pd che adesso ne chiede le dimissioni: ma i due se ne fottono e restano sulla poltrona, fine. La sintesi è questa, il resto sono balle. Lo è, soprattutto, l'abusata pretesa di non rendere conto a un partito bensì alla "società civile", questa chimera che in pratica significa che uno è un ex magistrato e l'altra è orfana di padre: le competenze specifiche finiscono qui. Forse i due si illudono che il pubblico possa cogliere un messaggio più articolato, ma spiacenti, alla mitica società civile arriva quanto segue: che ci sono due nominati che non vogliono mollare sedile e stipendio (alto, in rapporto a ciò che fanno) e soprattutto non vogliono che la Rai subisca i tagli voluti dal governo, loro sostanziale editore anche se formalmente resta il Tesoro. Perché non si dimettono? Perché no: anche questa è la sostanziale risposta, pur corredata da complesse motivazioni che si traducono nel fatto che il governo, a loro dire, sbaglia a fare i tagli. Tutti dicono che un consigliere che vota contro l'azionista deve dimettersi: loro restano. E a proposito di società civile: i nomi di Colombo e Tobagi furono proposti al Pd dalle associazioni "Libera", "Se non ora quando", "Libertà e giustizia" e "Comitato per libertà e il diritto all'informazione". Nessuna di esse, in questi giorni, ha proferito verbo. In un paio di casi, le associazioni risultano praticamente sciolte. di Filippo Facci

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