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Salute, allarme fertilità per vegani e vegetariani

Francesco Rigoni
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Allarme fertilità per i vegetariani e vegani. Almeno secondo uno studio Usa che avverte: una dieta esclusivamente a base di verdura e senza l'apporto della carne può ridurre in modo significativo il numero degli spermatozoi. E' quanto ha stabilito una ricerca durata 4 anni condotta dalla Loma Linda University Medical School (California), presentata al congresso annuale dell'American Society of Reproductive Medicine alle isole Hawaii. La ricerca - I ricercatori - riporta il Telegraph - hanno monitorato una particolare popolazione che vive nel Sud della California, che aderisce alla Chiesa Avventista del Settimo giorno. Questa congregazione considera la carne impura e osserva un rigido menù vegetariano. Ebbene, anche se la loro aspettativa di vita è di 10 anni più lunga rispetto alla media Usa, grazie proprio ad una alimentazione più controllata, la ricerca ha stabilito che nei maschi la quantità di spermatozoi (50 mln per ml) è inferiore ai parametri medi (70 mln/ml) e anche la mobilità è più bassa: "Nei vegani e vegetariani solo il 33% degli spermatozoi è attivo, rispetto a quasi il 60% di chi consuma carne", riportano gli scienziati. "Le carenze vitaminiche possono essere una causa, come credere che la carne possa essere sostituita dalla soia", precisano. Concepimento a rischio - Lo studio ha messo a confronto 443 "carnivori" con 26 vegetariani e 5 vegani. "Abbiamo scoperto che la dieta influisce in modo significativo sulla qualità dello sperma - afferma Eliza Orzylowska, autrice della ricerca - Le diete vegetariane e vegane sono associate con un numero di spermatozoi molto più basso rispetto a chi ha una dieta onnivora. Anche se non c'è un rischio infertilità - conclude - è chiaro che questo tipo di alimentazione mette a rischio la possibilità di concepimento".

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