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Cinque motivi per cui valeva la pena vedere il concerto di Paolo Nutini

Giulio Bucchi
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Sabato sera il Forum di Assago ha ospitato Paolo Nutini, per l'unica data italiana del suo tour e per la prima volta in un palazzetto. Il cantante scozzese ha incantato il pubblico per quasi due ore di concerto, confermando con un live mozzafiato che si merita tutta l'attenzione e la critica positiva che la stampa e il pubblico gli stanno dando in questi mesi. Ecco perché. Preparazione - Quei momenti in cui Nutini saliva sul palco completamente ubriaco, tanto da non ricordarsi i testi delle sue canzoni, sembrano ormai lontanissimi. E' cresciuto, è più maturo e questo si nota non solo dal grande lavoro effettuato per la realizzazione dell'ultimo album Caustic Love, forse la migliore pubblicazione del 2014, ma anche e soprattutto da come tiene il palco. Talento - E' innegabile. Che Nutini abbia una grande voce lo sapevamo anche dall'album, ma sentirlo esibirsi live regala sempre grandi emozioni. Le sue canzoni sono costruite in modo da adattarsi e legarsi perfettamente alla sua voce e creano un'atmosfera unica durante il concerto, in un misto tra jazz, pop e rock. La scaletta - Bella, ben bilanciata e con due grandi sorprese per il pubblico. Nutini è riuscito a coniugare alla perfezione vecchi successi come Jenny Don't Be Hasty, Candy e la bellissima Last Request con le nuove hit Scream (Funk My Life Up), Iron Sky e gli altri brani di Caustic Love. Poi ha regalato al pubblico due brani assolutamente inaspettati: la cover Time To Pretend, amatissima canzone degli MGMT, e Guarda che luna di Fred Buscaglione, cantata in un italiano perfetto. Pubblico - La nuova tendenza a utilizzare stimoli e influenze musicali diverse e ad ampliare i generi musicali ai quali attinge ha portato a un grande rinnovamento del pubblico, che si è notevolmente allargato, coinvolgendo diverse fasce di età. Dai teenager fino agli adulti, tutti seguivano ogni mossa del cantante sul palco, cantavano e spesso con la loro voce corale sovrastavano quella di Nutini, che era visibilmente divertito e contento del clima del Forum. The Rainband  - Quinto e ultimo motivo per cui valeva la pena vedere il concerto di Assago erano i The Rainband, la band capitanata dal carismatico Martin Finnigan, che sta accompagnando Nutini nel suo tour europeo. La band di Manchester ha intrattenuto il pubblico per quasi un'ora presentandosi in italiano (stentato, ma apprezziamo lo sforzo) e mostrando di saper tenere il palco molto bene. Sono stati proprio una bella scoperta e un piacevole inizio di una grande concerto. di Silvia Belfanti La scaletta Candy Scream (Funk My Life Up) Let Me Down Easy Coming up easy Alloway Grove Jenny Don't Be Hasty / New Show Looking For Something Better Man Someone Like You Diana One Day Cherry Blossom Pencil Full Of Lead No Other Way Iron Sky Bis Tricks Of The Trade Time To Pretend (cover MGMT) Candy Guarda che luna Last Request

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