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Feltri sulla Giannini: "Bene le tette al vento, ma..."

Nicoletta Orlandi Posti
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Vittorio Feltri si schiera dalla parte del ministro Stefania Giannini paparazzata in topless sulla spiaggia. Per il fondatore di Libero non c'è niente di scandaloso, si è tolta il reggiseno "in piena libertà e noi non abbiamo nulla in contrario, non essendo ostili all'esibizione del corpo, specialmente in quello femminile", scrive in un pezzo sul Giornale. Ma ci sono un paio di ma. Innanzitutto, fa notare Feltri, "per mostrar le tette chiare bisogna che esse abbiano i requisiti necessari a stimolare l'ammirazione di chi eventualmente le guardi". Un caso, spiega, sono "due seni turgidi che di solito appartengono a una ragazza in fiore", altro caso sono "seni, causa l'età e il mancato intervento chirurgico, assai oggi diffuso, si presentano tristemente vizzi, ovvero cadenti, allora abbiamo qualche riserva a esprimere apprezzamenti positivi". Ovviamente non è questo il caso della ministra per la quale Feltri usa parole lusinghiere: "Non ce la sentiamo di sbeffeggiare Stefania Giannini per l'ostentazione del suo gradevole busto tutt'altro che sfinito". Il problema per l'editorialista è che la Giannini facendosi fotografare a seno nudo presta il fianco a chi vuole minare l'autorevolezza dell'esecutivo. "L'obiettivo da colpire per i medi", scrive Feltri, "non sono le tette di una signora desiderosa di acquisire una tintarella migliorativa, ma tette ministeriali nelle quali si identifica l'immagine di Matteo Renzi, incantatore di serpenti, vipere e rettili vari, lucertole comprese". Feltri conclude facendo notare al ministro che "le sue tette al vento provocano sbigottimento e turbamento in parecchia gente che poi nella vita magari ne combina di tutti i colori. La nostra opinione non è forse importante. Ma insistiamo nel dirle che per noi il seno è come un ginocchio: entrambi ci lasciano indifferenti finché non ci accorgiamo di esserne innamorati".

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