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Feltri: "Lasciano libero Igor il russo, ma ammazzano l'orsa"

Giovanni Ruggiero
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I macellai della provincia autonoma di Trento hanno eseguito la sentenza di condanna a morte della povera orsa, accusata di aver reagito alle bastonate di un pensionato che poi è precipitato in un dirupo, ferendosi in modo tale da finire ricoverato in ospedale. Costui dice di essere stato salvato dal proprio cane. Gli crediamo. Ma non riusciamo a giustificare il fatto che davanti al plantigrado non abbia trovato di meglio che aggredirlo, picchiandolo e facendolo infuriare. In ogni caso l' uccisione dell' animale è ingiusta. Qui infatti bisogna stabilire se è stato l' uomo a provocare l' orso e non viceversa. Stando alle cronache è stato il primo a fronteggiare il secondo, il quale pertanto non doveva essere castigato con la morte. Applicando il principio adottato dagli amministratori trentini, se le cose sono andate così, non poteva essere abbattuto il bestione bensí colui che l' ha menato. Un principio che non condividiamo, ovviamente. Ma a maggior ragione non comprendiamo perché sia stata straziata vilmente l' orsa solo perché questa ha risposto alle legnate ricevute dall' anziano. Il ragionamento mi pare non faccia una grinza. Inoltre va precisato che il mammifero peloso non è immigrato da clandestino in Trentino, ma vi è stato importato dalla Croazia per ripopolare i nostri monti. Importato a pagamento, non gratis. E allora ci si domanda come si possa essere tanto cretini da acquistare vari plantigradi, che non sono ovini placidi, e poi incazzarsi con essi perché fanno il proprio mestiere di selvatici. Si può sapere cosa si aspettassero i trentini da questo tipo di fauna se non atteggiamenti consoni alla sua natura ? Si accorgono ora che gli orsi se provocati si incazzano leggermente? Potevano immaginarselo ed evitare di ospitarli oltretutto versando fior di quattrini. Non credo sia esagerato definire stolta certa gente. Le cosiddette autorità, fucilando la innocente bestia, hanno dimostrato una abiezione intollerabile che le rende abominevoli agli occhi degli italiani. I quali si domandano stupiti: non sono state capaci in mesi e mesi di acchiappare Igor, feroce assassino di un tabaccaio, ma hanno abbattuto con irrisoria facilità un animale che non avrebbe fatto del male a nessuno se nessuno gli avesse rotto le scatole irritandolo con un nodoso randello. Non è la prima volta che nella regione autonoma accadono fatti similmente disgustosi. Anni fa venne ammazzata malamente un' altra orsa, Daniza, per motivi analoghi. Volevano immobilizzarla e le fecero una iniezione sedativa che si rivelò letale. Una prova di imperizia che avrebbe meritato almeno qualche calcio nel culo a chi l' aveva fornita. Invece niente. Personalmente amo il Trentino ma desidererei insultare chi lo governa con criteri tanto scellerati. L' orsa fatta fuori nel modo descritto genera in me un grande dolore: si è trattato di un gesto crudele quanto imbecille che certifica l' inferiorità morale dell' uomo politico rispetto ai plantigradi e a tutta la fauna mondiale, la quale agisce sempre in nome della sopravvivenza e non della scemenza che caratterizza i bipedi ignoranti. di Vittorio Feltri

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