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Ruby, il padre al processo: "Lei voleva i soldi"

Il signor Mohammed sentito dal giudice ha parlato di una ragazza ribelle, che ha cominciato a scappare da scuola quando aveva 14 anni.

Nicoletta Orlandi Posti
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  Povera Ruby, nello scandalo del Bunga Bunga, c'è finita per un solo motivo: voleva essere ricca. A dirlo è stato il padre, sentito questa mattina dai giudici della quinta sezione penale di Milano come testimone nel procedimento parallelo a quello che coinvolge Silvio Berlusconi e che vede imputati Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede.  Mohammed el Mahroug ha parlato di una ragazza ribelle, che ha cominciato a scappare da scuola quando aveva quattordici o quindici anni. Poi ha spiegato: "Siamo povera gente. Io volevo che lei vivesse dignitosamente, che studiasse e avesse un lavoro, che vivesse a casa con noi", ha detto l'uomo rispondendo alle domande del pm Antonio Sangermano. E invece è arrivata ad Arcore, protagonista delle feste organizzate da Silvio Berlusconi. Il padre di Ruby ha spiegato di avere ricevuto "solo una volta" dei soldi dalla figlia e ha parlato di circa 500 euro. All'inizio della testimonianza ha ribadito: "Non ho nessun legame di parentela con Mubarak", ha ribadito all'inizio della sua testimonianza.   

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