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"Berlusconi ai servizi sociali, pena morbida...". Leggi i veleni di Lerner, Annunziata & co.

Ignazio Stagno
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La decisione tanto attesa è arrivata. Silvio Berlusconi sconterà la sua pena ai servizi sociali. Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha disposto infatti l'affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia dovrà scontare così la condanna che gli è stata inflitta nel processo Mediaset, 4 anni di cui 3 condonati. Restano 9 mesi, da trascorrere non nella struttura indicata dai suoi avvocati ma alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone, nel Milanese, struttura che ospita e cura disabili gravi. Berlusconi ora avrà 10 giorni di tempo per andare a firmare le restrizioni, quindi dal 25 aprile o al massimo entro la fine del mese scatterà l'obbligo di rispettare le imposizioni delle toghe. Resta la minaccia del pg: in caso di attacchi alla magistratura, l'ex premier rischia la revoca dei servizi sociali. Fin qui la cronaca dei fatti. Ma da sinistra vedono il bicchiere mezzo vuoto. Per il Cav probabilmente sognava l'arresto e ovviamente il bavaglio per la campagna elettorale in vista delle europee. La polemica - Così comincia il "grande la mento rosso" per la mano tenera dei giudici con Silvio. La prima a sparare su Berlusconi è Lucia Annunziata che sull'Huffingtonpost titola così: "Mezza mattinata con gli anziani. Che pena per Silvio!!". Il titolo è di fatto una stoccata velenosa. Probabilmente l'Annunziata sognava ben altra pena per Berlusconi. Non le basta che il Cav venga comunque costretto all'umiliazione di una pena e di una condanna. No, la direttrice dell'Huffpost voleva molto di più. Anche al Fatto non hanno preso bene la pena per Berlusconi e così su twitter Peter Gomez avanza un dubbio:  La pena di Berlusconi: molta politica e poco lavoro.Ogni settimana 4 ore con anziani e 3 gg a Roma. Il crimine paga? http://t.co/pULogQjwO5— Peter Gomez (@petergomezblog) April 15, 2014 Voce fuori dal coro della sinistra è quella di Gad Lerner che apprezza la decisione dei magistrati senza però risparmiare critiche al Cavaliere:  Trovo che i giudici milanesi abbiano fatto benissimo a prevenire che un evasore fiscale si travesta da martire— Gad Lerner (@gadlernertweet) April 15, 2014 Veleno da Baffino - Infine è il turno di Massimo D'Alema che non risparmia critiche ai magistrati per la pena che hanno deciso per Berlusconi: "Cittadini meno fortunati, meno ricchi e potenti per reati molto minori vanno semplicemente in prigione". "Quella su Berlusconi - spiega D'Alema - è una decisione presa dalla magistratura con particolare attenzione al ruolo politico di Berlusconi: è comprensibile. Certo viene da pensare che cittadini meno fortunati, meno ricchi e potenti per reati molto minori vanno semplicemente in prigione. È una giustizia a velocità variabili", ha aggiunto D'Alema in un'intervista a Porta a Porta.

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