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Giovanni Sartori: "Matteo Renzi è un demagogo pronto a tutto per il potere"

Andrea Tempestini
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Al solito senza peli sulla lingua, il politologo Giovanni Sartori si dedica alla "demolizione" del premier, Matteo Renzi. Lo fa in un'intervista concessa a Francesco Bonazzi per Dagospia, in cui la firma del Corriere della Sera boccia le riforme dell'uomo da Pontassieve, che viene bollato come un personaggio che ha più a cuore l'interesse personale che quella della nazione. Si parte dall'Italicum e la bozza di riforma del Senato: "Devo dire - spiega Sartori - che non sono affatto favorevole a queste 'rivoluzioni' strombazzate sui giornali e in tv". Il demagogo - Secondo il politologo, "siamo alla ragioneria applicata al diritto costituzionale, e bisogna prendere atto che c'è anche una buona dose di demagogia in tutto il dibattito e nei proclami di Renzi". Le riforme del premier, almeno a parole, hanno l'obiettivo di contenere le spese della macchina-Stato. Peccato però che, sottolinea Sartori, "i risparmi ai quali ci si è impegnati con la riforma del Senato sono di qualche centinaia di milioni, tutto da verificare per altro, che misurati sul nostro debito pubblico sono niente. A ridurci così - rimarca - è stata la finanza allegra iniziata ai tempi di Bettino Craxi, non i costi delle Camere". Poltrone per "bambine" - Si chiede poi a Sartori un parere sul fatto che le riforme, Italicum in primis, prima sembravano urgentissime, e ora invece potrebbero attendere qualche mese in più: tira ara di altri pasticci? Dura la risposta: "Qui la vera vergogna è che i protagonisti di questa storia badano solo e unicamente al proprio interesse di breve momento". Il mirino si sposta poi sul giro di poltrone nelle società pubbliche: "Anche la nomina delle donne alla presidenza delle aziende pubbliche è un'operazione di facciata. Me lo faccia dire da professore che ha insegnato tanti anni: si vede dalla faccia che sono poco più che bambine". "Pronto a tutto" - Per ultima, una battuta sulle conseguenze della premiership sui comportamenti di Giorgio Napolitano. "Sembra più cauto e silenzioso. Non trova?", chiede Bonazzi. Sartori risponde: "E' comprensibile. Uno come Renzi resta ancora da mettere alla prova. E' furbo, veloce, sa prendere tutti in contropiede. E' pronto a tutto per aumentare il proprio potere. Sulla sua rettitudine - conclude tagliente - confesso che ho qualche dubbio. Stiamo qui tutti a vedere, non solo il presidente".

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