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Michaela Biancofiore, tutti i segreti: da Candy Candy a Monti

Nicoletta Orlandi Posti
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Un po' Bridget Jones, un po' Candy Candy, entrambe considerati «miti» dell'infanzia e dell'adolescenza di Michaela Biancofiore. La deputata altoatesina, ex coordinatore regionale, ex sottosegretario, sempre vicinissima al Cavaliere, ha consegnato ad un libro, “Il cuore oltre gli ostacoli”, l'altra storia del Ventennio Berlusconiano. Il volume, che sarà pubblicato da Mondadori e anticipato in formato e-book, racconta la storia di «una ragazzina di provincia» abbagliata da Silvio Berlusconi e da Forza Italia e che da quest'ultima ottiene la possibilità di «fare qualcosa per gli altri». Nei quindici capitoli che si sviluppano tra la nascita delle tv private e la decadenza da senatore del Cavaliere, molti i retroscena politici, le storie vissute in prima persona dalla protagonista. Lo strappo di Gianfranco Fini, la scissione di Fli, il suicidio della maggioranza di centrodestra? «Fu una manovra organizzata nei dettagli», anticipa la deputata, che non vuole svelare troppo prima che il volume abbia il battesimo ufficiale. Il Governo di Mario Monti? «Fu un golpe bianco, c'è la testimonianza nientemeno che di Luis Zapatero», l'ex primo ministro spagnolo, per un periodo faro della sinistra europea. Scrive la dirigente azzurra la cui foto, col Cavaliere che faceva un gestaccio per illistrare una barzelletta ha fatto il giro del mondo: «Zapatero racconta nella sua autobiografia “El Dilemma” ciò che noi sappiamo da sempre, cioè delle pressioni subite per mettere in difficoltà Berlusconi al G20 di Cannes e, di conseguenza, spianare la strada al governo tecnico». C'è molto di Angelino Alfano, ex segretario del Pdl, vicepremier quando l'allora sottosegretario fu cacciato dalla Presidenza del consiglio per mano di Enrico Letta «senza che lui muovesse un dito o avesse l'accortezza di avvisarmi, seppure fossi “colpevole” soltanto di avere rappresentato quella che era la linea del centrodestra». Politica a parte, nel volume l'ex sottosegretario racconta tutta la «Berlusconi generation» e i suoi miti che, secondo l'autrice, sono «Lady Oscar, il Tempo delle Mele, i Paninari , Et, i Gremlins , L'Attimo Fuggente», ma anche «madre Teresa di Calcutta» e «Oriana Fallaci» che, a suo dire, «riconobbe la persecuzione giudiziaria ai danni di Berlusconi». C'è un altro mito, la protagonista del cartone animato «Candy Candy»: «..che poi è quella che ci ha rovinato, visto che siamo alla perenne ricerca del principe azzurro». Tra le righe, infatti, traspare il desiderio di vivere «vita normale» pur proseguendo un lavoro «anormale». Che dirà il Cavaliere? «Non conosce il contenuto, ma verrà alla presentazione». Incidentalmente la deputata azzurra è proprietaria («Mamma», come si definisce) del cagnolino Puggy, che poi è il compagno di giochi del più famoso Dudù. di Paolo Emilio Russo

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