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Maurizio Mian, azionista de L'Unità: "La Santanchè è brava, farà bene"

Nicoletta Orlandi Posti
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"La felicità non è di sinistra, ma quasi", è il motto di Maurizio Mian, imprenditore, erede dell'impero Gunther. Non sono di sinistra neppure Daniela Santanché e Paola Ferrari, ma potrebbero essere proprio loro a fargli tornare il sorriso. Mian è infatti azionista al 20% dell'Unità, che se non trova un compratore entro la fine del mese di luglio chiuderà definitivamente i battenti e ieri, lunedì 14 luglio, proprio dalle due signore, è arrivata l'unica offerta per l'acquisto. “Bisogna prendere in considerazione l'offerta della Santanchè", ha detto Mian a La Zanzara su Radio 24. E poi giù con i complimenti: "E' una persona molto intelligente, ha grandi capacità, è una potenza mediatica e politica. Ci ho parlato, è in gamba e moderna. Quando la Santanchè decide di fare delle cose le fa bene”. I complimenti si spostano poi su Francesca Pascale, un fatto curioso per chi edita il quotidiano fondato da Gramsci e megafono della sinistra. “Mi sembra una persona molto in gamba, chi cerca e trova un amante ricco secondo me è una intelligente che merita”. Riguardo al giornale Mian sostiene che "l'Unità dovrebbe essere di Renzi, dovrebbe rimanere l'organo ufficiale degli eredi del Pd. Ma non so se sia una strada ancora percorribile”. Poi l'ammissione: "Il giornale è fatto male”.

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