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Vauro Senesi difende Di Battista e l'Isis sul Fatto

Ignazio Stagno
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Le immagini del reporter americano decapitato dai terroristi del califfato dell'Isis sono ancora negli occhi di tutti. L'orrore corre sul web e la morte di James Foley di certo lascerà un segno. Obama è già sul piede di guerra, Cameron è rientrato dalle ferie e l'Europa con l'invio di armi ai curdi comincia a muovere i primi passi in un conflitto che tra le diplomazie occidentale pare ormai inevitabile. Ma a quanto pare non tutti pensano che i terroristi dell'Isis siano dei feroci taglia gole. Il primo a difenderli era stato il grillino Alessandro Di Battista. Secondo il pentastellato "quando non hai altro modo per difenderti sei costretto a caricarti di esplosivo e farti esplodere dentro una metropolitana". Da quel post pubblicato sul blog di Grillo è arrivata una slavina di polemiche. Ma qualcuno invece che condannare le parole del grillino lo difende e lo fa sul Fatto Quotidiano: "Ho pensato molto al termine terrorismo (dopo le parole di Di Battista, ndr) . Ci ho pensato quando ero in Afghanistan, in Iraq, in Palestina", scrive il vignettista di Santoro, Vauro Senesi. Cos'è il terrorismo - A questo punto Vauro fornisce la sua personalissima spiegazione del termine "terrorismo": "Una sola risposta sono riuscito a darmi, terrorismo è uccidere persone inermi e innocenti. E là dove si combattono le "Guerre al terrorismo", quelle "giuste", in quei luoghi dell'orrore erano vecchi, donne e bambini che vedevo dilaniati da missili, cluster bombs, altre armi ad 'alta tecnologia'". Il riferimento ovviamente è alle operazioni militari degli americani in Iraq e in Afghanistan negli scorsi anni. Vauro sostiene dunque la tesi di Di Battista e così insite: "Davvero qualcuno può pensare che l'avvento dei feroci miliziani dell'Isis non sia anche un derivato mostruoso dello stato di devastazione civile, sociale, economica, politica e morale nelle quali la guerra ha lasciato l'Iraq?". Dalla parte sbagliata - Qui arriva la totale difesa per Di Battista: "Ho letto con il pezzo di Alessandro Di Battista non vi trovo alcuna giustificazione delle atrocità del terrorismo. Le sue mi sono parse parole di semplice buon senso. (...) Chi ha scagliato anatemi su di lui non si è mai vergognato e non si vergogna delle tante Abu Ghraib, Guantanamo, delle bombe al fosforo e dei missili intelligenti, anzi trova per tutto ciò addirittura motivazioni umanitarie. Ecco semplicemente io ritengo che siano questi ultimi e non Di Battista a giustificare il terrorismo. Di più a esserne complici". Insomma anche Vauro sta dalla parte dell'Isis come del resto Di Battista. Queste parole Vauro le ha scritte prima della decapitazione del reporter americano. Ma bastava leggere le cronache degli ultimi giorni per capire che gli jihadisti sono solo dei terroristi e che le guerre giuste vanno combattute per evitare che altri Foley vengano trucidati con un coltello sotto la gola...

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