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Secchiata benefica: la Pascale dice no, Conte ci pensa, la Giannini lotta coi topi

Andrea Tempestini
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Oggi sarà Matteo Renzi a farsi una bella doccia gelata, partecipando alla «Ice Bucket Challenge», cioè la gara benefica per raccogliere fondi a favore della lotta alla Sla. La cosa da fare è semplice: basta riempire un secchio di acqua gelida e ghiaccio e versarselo sulla testa. Un autogavettone freddissimo, che il premier è stato invitato a gustarsi - tramite «nomination» video - da Rosario Fiorello. Siamo tutti curiosi di vederlo, Matteo, sotto la doccia fredda. Chissà, magari gli darà la sveglia: ne avrebbe bisogno, visto come si è impantanato negli ultimi mesi, forse vittima di una feroce forma di narcolessia. Alla competizione, dicevamo, si partecipa dopo essere stati nominati da altri coraggiosi che si sono già sottoposti al trattamento. Tra questi c'è la nostra Selvaggia Lucarelli, che con sprezzo del pericolo e della temperatura non ha esitato a versarsi in testa un bel secchiello sottozero, come ha documentato ieri Libero, pubblicando foto che trovate anche in questa pagina. Una prova ardua, che dà però le sue gioie. Intanto, quella di aver fatto qualcosa di buono. E poi, elemento non secondario, c'è la soddisfazione di poter chiamare in causa uno o più vip. Selvaggia ha nominato, nell'ordine, Francesca Pascale, Antonio Conte e il ministro Stefania Giannini. E qualcosa si è mosso. La Pascale ha gentilmente declinato l'invito a sottoporsi al fatal gavettone. «Ben vengano tutte le iniziative di beneficenza, compresa questa - importantissima - a favore del malati di Sla: è importante aiutare il prossimo, ciascuno per quello che può. Penso però che la beneficenza è meglio farla lontano dai riflettori, senza darne troppa pubblicità», ha spiegato. Dunque, per ora, niente doccia ghiacciata. Ma non importa poi granché, visto l'impegno a fare qualcosa di concreto, con una donazione per la causa. Non solo. Francesca ha pure rilanciato: «Il gavettone lo faccio io a chi non fa beneficenza e a chi sostiene di aiutare il prossimo soltanto per farsi pubblicità». Vista la determinazione della fanciulla, c'è da stare accorti e da guardarsi le spalle. Antonio Conte, dal canto suo, sta valutando la nostra proposta di farsi una «doccia selvaggia». Da sempre sensibile agli eventi benefici e alle manifestazioni di solidarietà, il neo ct degli azzurri ieri ha avuto una giornata pienissima fra spostamenti aerei, l'incontro con il mister della Fiorentina Montella e la lunga riunione a Coverciano con gli allenatori delle Nazionali giovanili. Tuttavia dal suo staff trapela la disponibilità all'esperienza agghiacciante. Gli auguriamo che sia l'unica doccia fredda che lo attende. E il ministro Giannini? Ha declinato. Ma bisogna capirla, aveva altro a cui pensare. Già, era alle prese con un problema di non facile soluzione: un'invasione di roditori nella sua casa in Versilia, dove si trova in vacanza. Che estate, per la povera ministra: dopo il topless, adesso i topi. Le odiose pantegane sono state oggetto di un'interrogazione del consigliere comunale di Pietrasanta Andrea Cosci, in quota Forza Italia. A quanto pare la Giannini avrebbe contattato il sindaco Domenico Lombardi lamentandosi perché nella zona di Tonfano, nei pressi della sua dimora, i topastri scorazzavano liberi e felici, nemmeno fossero alla Capannina per ascoltare Jerry Calà. A quel punto, sono state mobilitate le forze dell'ordine: «Ho avvertito il comando vigili per un'ispezione e le verifiche di rito», ha spiegato il sindaco. Ad oggi non è ancora dato sapere se sia stata o meno eseguita una derattizzazione. Chissà, magari si tratta di una colonia di ratti guardoni, che circondano il giardino della ministra in attesa che si levi il pezzo sopra del bikini. Anche perché la passione tipicamente toscana per le femmine del topo è nota: figuriamoci se si tratta di roditori versiliesi, saranno assatanati. A questo punto, il bagno nel ghiaccio forse dovrebbero farselo i ratti, se non altro per raffreddare i bollenti spiriti. Nel frattempo, qui continuiamo ad attendere i Very Important Gavettoni di beneficenza. E se la Giannini ha rifiutato, ci consoliamo con Renzi. Servirà a poco, ma volete mettere la soddisfazione? di Francesco Borgonovo

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