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Cecile Kyenge "minaccia" Roberto Calderoli: "Macumbe? Occhio, tra un mese ci rivediamo in tribunale"

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Vezzani Flavia
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Qualche giorno fa Roberto Calderoli accusava il padre dell'europarlamentare del Pd, Cecile Kyenge, di avergli fatto una macumba, unica spiegazione per le sventure che si sono imperversate contro di lui in questi mesi: "Sei volte in sala operatoria, due in rianimazione, una in terapia intensiva, è morta mia mamma e nell'ultimo incidente mi sono rotto due vertebre e due dita". Oggi la Kyenge risponde alle accuse e ricorda al leghista che: "Il 30 settembre ci troveremo in tribunale per il processo contro gli insulti con l'aggravante dell'istigazione a sfondo razzista". La risposta della Kyenge - "Un regista farebbe i soldi su questa storia perché sembra una commedia all'italiana". Così la Kyenge commenta  il vivace scambio con il senatore della Lega Nord. "Per me che sono di religione cattolica la macumba non esiste e se il senatore crede che esista - ha suggerito Kyenge - gli consiglio un pellegrinaggio nei luoghi dove crede che sia stata fatta". "Vada al villaggio per osservare con i propri occhi se effettivamente esiste la macumba. Magari torna cambiato". Poi l'ex ministro dell'Integrazione suggerisce a Calderoli di stare attento: "Ricordo al senatore che il 30 settembre ci troveremo in tribunale per il processo contro gli insulti con l'aggravante dell'istigazione a sfondo razzista". L'ex ministro spende parole anche sull'elezione di Carlo Tavecchio a presidente della Figc: "E' una mancanza di coraggio da parte della Figc e del nostro Paese di poter fare un passo avanti". "Tavecchio oggi è presidente - aggiunge la Kyenge -, ma per me la vittoria arriverà quando culturalmente sapremo condannare senza eccezioni, da destra e da sinistra, quella mancanza di consapevolezza del proprio ruolo". Infine la Kyenge punta il dito contro le occasioni "in cui qualcuno si alza e non ha rispetto del proprio ruolo, cercando di portare avanti discorsi a sfondo razzista o che comunque offendono la cittadinanza". Una situazione che a suo avviso "non riguardano un solo partito". "Parlo di Tavecchio, di Alfano quando parla di vu comprà, parlo anche di Calderoli - ha concluso - e di tutti quelli che in questi anni non hanno tenuto ben presente il loro ruolo".

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