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Maria Elena Boschi superstar alla festa dell'Unità

Nicoletta Orlandi Posti
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La miss della Festa dell'Unità è Maria Elena Boschi. La ministra è stata accolta alla kermesse del Pd di Bologna come una star sul red carpet con i fotografi schierati e la ressa dei militanti per accaparrarsi un selfie o invitarla a cena: «Sì ma dopo… », risponde a tutti con estrema gentilezza. Del resto deve salire sul palco a parlare per il suo debutto alla Festa dell'Unità è in ritardo. Ritardo che ovviamente le viene perdonato: arriva e si scusa, era a quella di Ravenna e pensava, così ha detto, che il suo intervento fosse in programma alle 16. Guarda le foto nella Gallery Ringrazia a uno a uno i poliziotti e sale su palco insieme a Lorenzo Guerini, Giovanni Toti, Maurizio Lupi e Riccardo Nencini. Si toglie l'impermeabile ed esordisce promettendo che «con tutte le riforme rimetteremo a posto il paese, abbiamo la benzina del 41% del Pd per raggiungere i risultati», poi annuncia qualche modifica della riforma del Senato che è approdata alla Camera dopo un'approvazione lacrime e sangue a Palazzo Madama conquistando il primo applauso quando dice: «Noi non cediamo all'ostruzionismo né ai ricatti di chi vuole lasciare le cose come sono». Il secondo arriva con la difesa di diritti civili per le coppie gay e le adozioni: «Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia». Ad ascoltarla una trentina di persone. «È meglio dal vivo che sulle foto sui giornali», commentano parlando di lei come della "fanciulla". Una fanciulla custode del programma dei mille giorni del governo, alla quale Renzi ha affidato il compito di monitorare, comunicare, tenere la contabilità delle riforme. 

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