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Santoro e lo schiaffo a Giannini, Formigli & Co: vedervi in tv fa venire la nausea. Guardate me

Eliana Giusto
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Alla vigilia della prima puntata di Servizio pubblico Michele Santoro, in un editoriale pubblicato sul sito internet della trasmissione se la prende con tutti, anche se non fa nomi. Giannini, Floris, Formigli. Talk show da "nausea": "Spetta a voi fare la selezione", scrive Santoro, "cambiare canale, far sparire le imitazioni senza identità. Vi chiedo di seguirci attivamente, di criticarci severamente, di reagire alla nausea. La lunga avventura politica e culturale che ha assorbito la mia vita e quella di tanti miei collaboratori non sarebbe esistita senza di voi, senza il pubblico". Overdose - Già perché c'è secondo Santoro un'overdose di trasmissioni d'approfondimento che non condivide. "I cosiddetti talk", "con il venir meno nella società di grandi contrasti, e con la scomparsa dei partiti, hanno creato nel pubblico una specie di nausea e un vero e proprio rigetto". Ultima edizione - Questa edizione di Servizio pubblico sarà probabilmente l'ultima per il giornalista: "Cari amici, questo non è un tweet. Ma sta per cominciare una stagione televisiva, dalla quale deriveranno le mie scelte future, e ho deciso di rivolgermi direttamente a voi perché senza di voi Servizio Pubblico non sarebbe mai nato". E ancora: "Voi sapete che io ho sempre sentito la necessità di battere strade nuove e per questo motivo ho deciso che questa sarà l'ultima stagione. Ho varato il progetto di Announo, che Giulia Innocenzi ha condotto al successo, e che riprenderà presto il suo cammino, per far comprendere a tutti la mia voglia di novità".  

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