Alessandro Sallusti: "Angelino Alfano è come Gianfranco Fini"

Nel suo editoriale di oggi Alessandro Sallusti paragona Angelino Alfano a Gianfranco Fini. Scrive che l'accostamento tra i due politici gli è venuto in mentre mentre guardava in televisione il discorso di Alfano dopo gli scontri in piazza a Roma. "Ha parlato venti minuti senza dire assolutamente nulla che non fosse già scritto sui giornali". Poi elenca una serie dei motivi per cui Angelino somiglia a Gianfranco: "Come Fini è uso a complottare contro il suo capo che lo ha beneficiato fino a tradirlo per fregargli il posto". Un'altra similitudine riguarda il fatto di "non sapere mai nulla di quello che accade sotto il suo naso". Non solo, le analogie secondo il direttore Sallusti sono tante ma su un punto - scrive - deve prendere ancora "lezioni d  Fini che ai tempi del caso Montecarlo le dimissioni da presidente della Camera le aveva almeno annunciate". L'affondo finale - La conclusione è ancora più sferzante: "Da quella poltrona Alfano non lo schiodano neppure i manganelli. Del resto, via da lì dove va? Il suo partito è in via di estinzione, Renzi lo detesta, Berlusconi non lo vuole vedere. Meglio fare il pesce in barile, resistere, e farla pagare  a qualche poliziotto". Poi un affondo su Renzi: "A meno che questa volta, le palle le tiri fuori Renzi. Ma non è aria: prima viene la tenuta della maggioranza, all'onore ci penseranno un'altra volta"