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Senatori a vita, Santanchè: "L'unico che meritava era Silvio Berlusconi"

Daniela Santanchè

La "Pitonessa" attacca il Colle: "Silvio meritava più degli altri. Abbado, Piano, Cattaneo e Rubbia non sono come il Cav. Lui è superiore"

Ignazio Stagno
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Nè Gianni Letta, nè Silvio Berlusconi. Gli uomini di punta del centrodestra per una nomina a senatore a vita non sono entrati nel quartetto scelto da Napolitano. Re Giorgio gli ha prefrito Rubbia, Piano, Cattaneo e Abbado. In casa Pdl c'è aria di delusione. Daniela Santanchè sperava in una nomina per il Cav. Furia Santanchè - Così la "pasionaria" azzurra non risparmia critiche al Colle: "Complimenti e congratulazioni ai quattro nominati. Ma sono molto rammaricata e profondamente dispiaciuta per l'unico che doveva essere nominato senatore a vita e non lo è stato, ovvero Silvio Berlusconi. Sarebbe stato il migliore e la persona con più titoli e più meriti". "Senza nulla togliere ai quattro nuovi senatori a vita, credo però non siano paragonabili a berlusconi", conclude intervistata da Affaritaliani.it. Tandem con Prodi - Insomma per la "Pitonessa" il tener fuori il Cav dalla rosa dei senatori a vita è una forte scelta politica da parte del Colle. Le ragioni della Santanchè comunque trovano riscontro nelle indiscrezioni che erano circolate nelle settimane precedenti su un possibile tandem "Prodi-Berlusconi senatori a vita" come "gesto di pacificazione" per il Paese. Re Giorgio però ha fatto scelte diverse. Con buona pace della Santanchè. (I.S.)

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