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Ilda Boccassini retrocessa a sostituto procuratore: addio ai sogni di gloria per la pm anti-Cav

Andrea Tempestini
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Ilda Boccassini al tramonto: oggi, venerdì 20 ottobre, la pm anti-Cav per eccellenza viene "retrocessa". Come riporta Il Giornale, da oggi la targhetta sulla sua porta al Tribunale di Milano non reciterà più "procuratore aggiunto della Repubblica" ma, semplicemente, "sostituto". Cambia tutto, insomma. E la sua carriera si avvia al tramonto. La colpa? Di Matteo Renzi, il cui governo ha abbassato a settant'anni l'età della pensione dei magistrati, tarpandone le aspirazioni di fine carriera che, da oggi, perde de facto il diritto di aspirare ad altissime cariche. Il punto è che oggi, a norma di legge, deve lasciare i ruoli che ha incarnato nell'ultima fase della sua parabola: non è più procuratore aggiunto, poiché sono trascorsi gli otto anni previsti per la carica. E non potrà neppure più stare nel pool antimafia. Si chiude un'epoca, insomma. Per quasi 30 anni, infatti, Ilda la rossa è stata dietro alle inchieste più toste della magistratura italiana, quelle dell'antimafia. Persona tostissima - e Silvio Berlusconi, suo malgrado, lo sa benissimo -, anche dai suoi stessi colleghi, soprattutto negli ultimi tempi, vista con relativo sospetto. Si pensi soltanto a quanto accaduto l'anno scorso, quando la Boccassini ha provato a candidarsi per la poltronissima di procuratore della Repubblica di Milano dopo l'addio di Edmondo Bruti Liberati. Tentativo fallimentare: la commissione incarichi direttivi del Csm la tagliò fuori subito, poiché Ilda la rossa fu l'unica a non incassare neppure la miseria di un voto. Poco amata. Anzi pochissimo. E ora, in definitiva, quasi archiviata.

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