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Sallusti brutale: "Riina devi morire male, un bastardo mafioso in meno. Mi auguro che sulla tua tomba..."

Giulio Bucchi
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Altro che "pace all'anima sua". Alessandro Sallusti augura a Totò Riina di "morire male", una sofferenza ultraterrena per tutto il dolore provocato alle sue vittime su questa terra. "Mi auguro che la sua anima - scrive il direttore del Giornale in un editoriale infuocato - non abbia mai pace, come quelle dei dannati che Dante colloca nel settimo cerchio della Divina Commedia, a mollo per l'eternità nel sangue bollente delle loro vittime". Non è questa l'ora della pietà cristiana. "Penso che Riina abbia vissuto fin troppo a lungo e fin troppo bene (anche in carcere), credo che il male che ha fatto sia tale che i venti e passa anni passati in cella di isolamento siano stati per lui poco più di un pizzicotto". In altre, brutali parole: "Dalle 3.37, ora del decesso, dell'altra notte c'è un bastardo mafioso in meno sulla Terra, ed è una buona notizia". Un pensierino anche per i famigliari e i parenti del boss di Cosa Nostra: "Non mi commuove il loro lutto, mi indigna la richiesta di silenzio e riservatezza avanzata dalla figlia e vorrei vedere indagati per apologia della mafia i non pochi mafiosi che in queste ore in varie forme rimpiangono pubblicamente e privatamente il loro eroe". La sua tomba "dovrà essere anonima perché né un fiore né una preghiera possano mai alimentare la memoria o consolare un suo seguace. Lo dobbiamo al ricordo delle tante vittime innocenti, ai loro parenti". 

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