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Carlo De Benedetti, scaricato dal figlio Marco: "Dallo scontro con Scalfari il giornale ha subito un danno"

Giovanni Ruggiero
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L'ingegnere Carlo De Benedetti è riuscito nell'impresa di mettere tutti d'accordo, sì ma contro di lui. Lo scontro al vetriolo tra l'ex editore di Repubblica e il fondatore del quotidiano, Eugenio Scalfari, ha messo contro anche padre e figli, in particolare Marco, oggi presidente del gruppo Repubblica-Espresso. Intervistato sul suo stesso giornale, De Benedetti jr prova a mettere una pezza ai buchi creati dalle bordate di suo padre contro Repubblica: "Il giornale ha subito un vulnus. Non voglio pensare che sia stato fatto in modo deliberato, ma ciò non toglie nulla alla sua gravità". Leggi anche: La vendetta degli vegliardo, Scalfari minaccia De Benedetti: salta la poltrona Tra le accuse respinte al mittente, c'è quella di un giornale ormai perso, non che ce lo dovesse dire l'Ingegnere che finita l'epoca dell'antiberlusconismo militante, Repubblica non sa più che pesci prendere: "No, non è così - controbatte De Benedetti jr - Il giornale non ha deviato dalla sua storia, conserva sempre quel carattere che lo ha reso unico nel programma culturale italiano. Ma il Paese sta attraversando cambiamenti profondi e la stessa area politica di riferimento di Repubblica, il centrosinistra, sta vivendo una fase travagliata, difficile da interpretare e spiegare. Tutto questo ha inevitabilmente un impatto sulla narrazione politica".

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