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Michele Santoro denunciato all'Agcom da Elio Lannutti: "È uno squadrista"

Giovanni Ruggiero
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"L'esposto" all'Agcom di Elio Lannutti "ricalca nello stile le iniziative prese da Silvio Berlusconi ai tempi dell'editto bulgaro". Lo scrive Michele Santoro in un editoriale sul suo sito, dove pubblica una risposta all'esposto che il presidente dell'Adusbef ha fatto all'Agcom sulla seconda puntata di 'M' andata in onda su Rai3 il 18 gennaio scorso, in cui si definisce la trasmissione "denigratoria del M5S" e lesiva "dei principi di pluralismo, imparzialità, indipendenza, obiettività". Lannutti affonda parlando di "squadrismo giornalistico" e accusa la trasmissione di Santoro di "denigrare la sindaca di Roma, Virginia Raggi, la Giunta ed il M5S, impedendo addirittura di potere replicare a talune accuse, da parte dell'assessore all'ambiente Pina Montanari". Il presidente di Adusbef punta il dito anche contro la partecipazione a 'M' di Sonny Olumati, presentato "il ragazzo di colore che lavora in un lavaggio di macchine" e che invece è, secondo Lannutti, "un opinionista" che ha partecipato a diverse trasmissioni televisive. "Il signor Elio Lannutti è presidente dell'Adusbef ma anche candidato del Movimento 5 Stelle - replica Santoro - come capolista nel collegio Lazio 2 del Senato. La sua reazione appare quindi fondata piuttosto sulla passione politica che su un'analisi di ciò che è effettivamente andato in onda". Leggi anche: Santoro, retromarcia pazzesca: "Io e Berlusconi siamo..." Secondo Santoro "il diritto di replica e il pluralismo sono stati pienamente rispettati. Tutti i servizi citati sono stati trasmessi in modo che la sindaca di Roma, Virginia Raggi, collegata in diretta, potesse commentare liberamente ogni loro singolo aspetto", dice il conduttore. Quanto a Olumati, "come è evidente dalla registrazione, non è assolutamente vero che Sonny Olumati sia stato spacciato come lavamacchine, tantomeno dal conduttore. Sonny ha partecipato ad ogni puntata del programma non come ospite occasionale ma facendo parte del "gruppo giovani"; e non si capisce per quale motivo le sue presenze in altri programmi e il suo curriculum dovessero costituire un impedimento a questo". Santoro accusa quindi Lannutti di fare "affermazioni politiche e critiche non circostanziate", e conclude: "Agli insulti replicheremo nelle sedi opportune".

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