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Alessandro Di Battista, la vergogna di papà Vittorio: come insulta Silvio Berlusconi e Matteo Salvini

Giulio Bucchi
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Tale figlio, tale padre. O forse peggio. Vittorio Di Battista ha superato Alessandro Di Battista in quanto a insulti a Silvio Berlusconi. L'ex deputato del Movimento 5 Stelle ha definito il leader di Forza Italia "il male assoluto", creando non pochi problemi al candidato premier Luigi Di Maio che sta cercando disperatamente di creare un governo passando anche dai voti azzurri. Su Facebook, Di Battista senior (che non ha mai negato le proprie simpatie per il Fascismo) picchia durissimo sull'ex premier, indicato "Nanetto ladro di tasse". Al di là degli altri educatissimi appellativi riservati a Matteo Renzi ("il cazzaro"), papà Di Battista spicca per la delirante analisi politica con cui rovescia la trattativa per Palazzo Chigi. "Undici milioni di italiani hanno votato male", e soprattutto "Salvini è pronto a tutto, anche ad un governo a guida leghista con l'appoggio del Nanetto ladro di tasse, della maniaca dei vaccini (Beatrice Lorenzin, ndr), dei cazzari del PD e di qualche sciamannato del gruppo misto. Ci siamo fatti prendere per il culo". Un quadro surreale, visto che tra Salvini e Di Maio il più attaccato alla poltrona da premier (e disposto a tutto per ottenerla) pare proprio il grillino. Dopo 4 ore, ecco la parziale rettifica di papà Dibba, in cui chiede a Di Maio di trattare non con Berlusconi, ma con Licia Ronzulli, che è la sua collaboratrice più stretta. Quando si dice la lucidità...

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