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Massimo Giletti, l'inviato di Non è l'arena schiaffeggiato da Mario Landolfi: "Cosa devi fare col tuo vitalizio"

Maria Pezzi
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"Io rinuncio a tutto, non voglio un centesimo, però voglio che l'onorevole Landolfi metta insieme un bell'assegno", dice il giornalista di Giletti preso a sberle, "una cifra pari a qualche vitalizio mensile e lo consegni al fondo dell'FNSI messo a disposizione per i giornalisti vittime di minacce, intimidazioni e querele temerarie da parte di mafiosi, politici corrotti, criminali ‘ndranghetisti. Io sono solo il numero 127, lo scorso anno 126 colleghi sono stati minacciati o  insultati”. Questa la proposta fatta ieri sera da Danilo Lupo in diretta tv durante la puntata di Non è l'arena, il programma di approfondimento de La7 condotto da Massimo Giletti. Danilo Lupo, inviato del programma, era stato aggredito giovedì scorso dall'ex ministro Mario Landolfi nel corso di un'intervista che stava realizzando per un servizio sui vitalizi ai politici. Per approfondire leggi anche: Il clamoroso video dell'aggressione del giornalista I due si sono incontrati ieri sera nello studio di Non è l'arena, e l'ex ministro ha aperto così il suo intervento in studio: “Ho chiesto di venire in trasmissione per scusarmi pubblicamente davanti alle telecamere. Ho commesso un gesto esecrabile. Chi mi conosce sa che questi atteggiamenti non appartengono al mio stile, al mio temperamento, al mio carattere. Ho commesso un gesto inconsulto di cui mi assumo tutta la responsabilità. Quello schiaffo fa e farà più male a me che a lui”.  

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