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Fausto Bertinotti, il colpo mortale alla sinistra italiana: come li massacra

Gino Coala
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Con il voto del 4 marzo, gli italiani hanno definitivamente seppellito i partiti di ispirazione comunista. L'ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti, non può che prenderne atto, anzi in una lunga intervista a Italia Oggi rincara la dose: "Come di fronte a una palude, occorre bonificarla per mettere le terre a produzione. Tutte le forze politiche che hanno un'eredità del '900, siano esse di sinistra, ma anche di destra, se vogliono sopravvivere devono riprogettare il loro futuro". A Bertinotti comunque non fa difetto l'ottimismo. L'ex leader di Rifondazione comunista spera ancora che all'improvviso, dal nulla, la sinistra italiana possa risorgere dalle sue ceneri: "Chi lo sa? Sei mesi prima che nascesse Podemos chi lo prevedeva? E chi ha previsto che si producesse il fenomeno Corbyn sei mesi prima? E Syriza? Potrei andare avanti. Perché l'antagonismo di sinistra non ha più le cadenze della costruzione storica, ma ne ha un'altra. In questo senso (ma solo in questo senso) simile alla nascita delle nuove formazioni populiste".

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