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Marco Travaglio, la reazione scomposta: come insulta Maria Elena Boschi e Angelino Alfano per difendere Giuseppe Conte

Giulio Bucchi
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"E allora Angelino Alfano e Maria Elena Boschi?". A chi accusa Giuseppe Conte di essere un "signor nessuno" della politica (definizione impossibile da smentire), Marco Travaglio reagisce come ogni bambino ha fatto almeno una volta nella sua vita: specchio riflesso. L'editoriale del direttore del Fatto quotidiano rovescia il tavolo dei "giornaloni" e parte al contrattacco, elencando i ministri "signori qualcuno" dei recenti governi: si parte da Alfano: "Ma lo sapete, sì, che da un anno e mezzo è il nostro ministro degli Esteri, dopo esserlo stato per quattro dell' Interno e per tre della Giustizia?". E poi Valeria Fedeli, la "spensierata" Marianna Madia ("La fecero assistere da due badanti, Giulio Napolitano figlio del più noto Giorgio e Bernardo Mattarella figlio del più noto Sergio") e la Boschi, "avvocaticchia di Laterina (Arezzo) più esperta in banche (soprattutto una) che in altro: i famosi Patti Laterinensi". E via con l'elenco che comprende anche Ettore Rosato, Antonella Manzione, Beatrice Lorenzin, Giuliano Poletti, Luca Lotti. Tutte "facce come il curriculum", come li battezza col consueto garbo Travaglio.

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