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Domenico De Masi, spuntano le cifre delle sue parcelle pagate dai grillini: "Non lo rifarei"

Gino Coala
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In un suo famoso libro, il sociologo Domenico De Masi teorizzava un futuro di lavoratori senza retribuzione, oggi però al Corriere della sera dice che era "solo una provocazione". Certo solo un caso che il professore abbia cambiato idea dopo che sono state diffuse le cifre delle sue parcelle intascate dal Movimento Cinque Stelle per una serie di ricerche su economia e lavoro. Leggi anche: De Masi, il delirio su Di Maio: "Scelto da Grillo per le sue qualità oggettive" Il docente della Sapienza di Roma per tre studi svolti per i grillini ha intascato circa 183 mila euro, non proprio bruscolini. Secondo lui anzi una cifra più che adeguata: "Le ricerche costano - si riduce a dire ora - E non li ho presi tutti io: ogni volta ha collaborato una quindicina di persone per 3-4 mesi. È un prezzo normale. Credo che ogni formazione, se vuole fare buone leggi, dovrebbe basarsi su ricerche di questo tipo. Però oggi avrei difficoltà a collaborare per un partito: tanta fatica, una retribuzione risicata e, per di più, dovresti giustificare davanti all'opinione pubblica...".

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