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Sergio Marchionne, Alessandro Sallusti fuori controllo: "Piccoli uomini, siete morti". Chi demolisce

Giulio Bucchi
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Nelle ore più drammatiche di Sergio Marchionne, ci sono italiani che si divertono a vomitare ogni genere di insulti sul conto dell'ormai ex Ceo di Fiat Chrysler, ricoverato in condizioni disperate a Zurigo. Sindacalisti, operai, addirittura politici di prima fila come il governatore ex Pd della Toscana Enrico Rossi, che ha accusato Marchionne di aver portato la Fiat fuori dall'Italia. Ma la Fiat, ricorda Alessandro Sallusti nel suo editoriale sul Giornale, "è viva più che mai e nel frattempo Pci, Pd e Liberi e Uguali sono morti, il che qualche cosa vorrà dire su chi dei due, Marchionne e Rossi, è quello intelligente". Leggi anche: "Lurido bastardo, mi rallegro". Vergogna italiana, chi sputa su Marchionne   "Qualsiasi persona di buon senso per salvarsi fuggirebbe, potendolo fare, a gambe levate dalle ricette economiche della sinistra tanto care a Rossi e alla Cgil. Lo ha fatto Marchionne, lo hanno fatto in massa gli elettori", ironizza amaro il direttore, che poi però si infervora: Quelli che "irridono un uomo che si trova in coma irreversibile, contro il quale hanno combattuto e, per fortuna della Fiat e nostra, perso" sono, conclude, "piccoli uomini, odiatori seriali. Politicamente e umanamente parlando i morti sono loro. Camminano ancora ma sono morti, solo che non lo sanno".

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