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Sergio Marchionne, malattia misteriosa. Nuovo agghiacciante dubbio: "Come l'hanno visto arrivare in clinica"

Giulio Bucchi
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Il mistero su Sergio Marchionne e cosa abbia aggravato così repentinamente le sue condizioni di salute è ancora da risolvere. Chi lo ha visto da vicino alla cerimonia di consegna del nuovo modello della Jeep all'Arma dei Carabinieri, a Roma, il 26 giugno scorso, lo ha descritto "gonfio", "stanco", con il respiro affaticato". Leggi anche: L'amico disperato, "il vizio che lo sta condannando" Il giorno dopo l'ex Ceo di Fiat Chrysler è volato a Zurigo, in Svizzera, per farsi ricoverare. Doveva essere operato alla spalla, nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo da lì a pochi giorni. Secondo Repubblica in Svizzera Marchionne è arrivato non in eliambulanza, ma con il proprio jet personale. Segno, cioè, che le sue condizioni non erano gravi, o comunque erano sotto controllo. "Anche se chi lo ha visto entrare in ospedale lo ha definito stremato, fisicamente sfinito", sottolinea il quotidiano. GUARDA IL VIDEO: "Cos'avevamo notato", l'ultima apparizione pubblica di Marchionne Il dubbio, tragico, rimane: a portare Marchionne in "condizioni irreversibili" è stato un male subdolo, non diagnosticato (Dagospia parlava di tumore ai polmoni, l'amico Franzo Grande Stevens pare confermare), rivelatosi solo dopo l'operazione alla spalla, oppure un imprevedibile problema nel decorso post-operatorio, come lascia intendere l'unica comunicazione per così dire "ufficiale", arrivata dalla Fca?

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